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Fondi Pinqua a Messina: la narrazione dell’impiego parte dal Milleproroghe. Ed è una sconfitta per l’amministrazione

- 09/02/2024

Riceviamo il comunicato del Comune di Messina sulla conferenza stampa per la ripartizione dei fondi (scritto due volte nel comunicato) Pinqua che si annuncia saranno destinati alla città di Messina per il risanamento ed il disagio sociale abitativo.

Questi 104 sono fondi che l’amministrazione annuncia come se fossero nuove risorse. Ma non lo sono. Ed è un primo punto.

I fondi Pinqua sono stati da tempo assegnati al Comune di Messina ed oggi, durante la conferenza stampa dove era presente l’unico vero protagonista ed utilizzatore finale, il sub commissario per il Risanamento Marcello Scurria , questi fondi sono stati solo RIMODULATI.

Ma non è una scelta dell’amministrazione Basile. Ed è il secondo punto. I fondi Pinqua, secondo l’ipotesi di spesa dell’amministrazione, dovevano essere utilizzati per la costruzione di NUOVE abitazioni destinate al disagio sociale abitativo e per ospitare coloro che lasciano le baracche in aree risanamento. Il decreto del Governo, però, denominato Milleproroghe, dello scorso anno, HA RIMODULATO l’utilizzo dei fondi: non più costruzione di nuove case ed appartamenti, per la quale sarebbero necessari anni, ma l’acquisto di abitazioni reperendole sul mercato immobiliare. Insomma non è una scelta del Comune di Messina, dell’amministrazione Basile o del vicesindaco Mondello, ma del Governo.

Una scelta operata già nello scorso anno dal Governo. E soprattutto, non è un successo come scritto nel comunicato dell’amministrazione, ma proprio il contrario. Non si costruisce come previsto nel 2018 dall’amministrazione De Luca, ma si dovranno reperire abitazioni esistenti. Ma, è bene dire anche questo, non sarà l’amministrazione a farlo, bensì l’unico soggetto incaricato a gestirli, seppur con il supporto di Arsimè e di Patrimonio spa: il sub commissario Scurria, su mandato del Commissario, il presidente della Regione Renato Schifani.