Un albergo a Dusseldorf, un gruppo di quattro persone, due imprenditori e due collaboratori, tutti di Milazzo, ed un allarme antincendio. Questi gli ingredienti di una storia che ha del paradossale e che ha innescato un procedimento legale da parte degli sfortunati protagonisti nei confronti di un hotel NH. La storia è raccontata dall’avvocato Silvia Maio, legale degli imprenditori, e pubblicata su LiveSicilia. Una vicenda che comincia proprio con un allarme antincendio che scatta nella prestigiosa struttura ricettiva di Dusseldorf dove sono alloggiati i quattro messinesi. Al suonare dell’allarme tutti i residenti vengono fatti evacuare e rimangono fuori dalle proprie stanze per poco tempo. Sono le 6 del mattino. Alle 19 dello stesso giorno sei agenti, come racconta l’avvocato Maio “su segnalazione degli addetti dell’hotel, che hanno probabilmente scambiato una persona con un’altra, hanno fatto irruzione nelle camere degli ospiti italiani intimando loro di abbandonare la struttura. I quattro, impauriti e rimasti senza un alloggio sino a tarda serata, sono stati costretti a prenotare altre camere, con ulteriori notevoli costi a proprio carico, in altro hotel. In più, nei giorni successivi, l’NH Hotel Dusseldorf City Nord ha emesso addebiti sulla carta di credito di uno degli imprenditori, per un totale di 6.447,45 euro per un presunto rimborso”. “Ai quattro – spiega ancora l’avvocato Maio – non è stata data la possibilità di potersi difendere, né di poter venire a conoscenza dei reali fatti di cui erano stati ingiustamente accusati”.
Ma fatto ancor più grave è che dopo aver appurato quanto era accaduto la polizia tedesca non ha voluto raccogliere la denuncia da parte degli imprenditori. La motivazione: la Polizia non può andare contro le regole di un hotel. Alla base di quanto successo con probabilità una sigaretta elettronica. I quattro hanno richiesto il risarcimento dei danni subiti all’hotel tedesco.
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