Che città Messina! Inanella record su record. Anche quelli negativi. Ma quello di quarta città più trafficata d’Italia, come ricorda anche il quotidiano oggi, non è un “nuovo” primato. Lo era già a partire dal 2018 per poi passare alla quinta posizione e riprendersi la posizione vicina al podio, dopo Milano, Roma e Torino, nel 2023. C’entrano i cantieri? C’entrano i cordoli? Se lo chiede il quotidiano, i cittadini, la maggior parte, ne sono certi. Almeno quelli che sono costretti per motivi di lavoro o di salute a doversi spostare con l’odiata (da questa amministrazione) auto di famiglia. Ma l’assessore Mondello sostiene che “no, i cordoli non c’entrano nulla”, secondo l’assessore e vice sindaco con “le corsie si circola meglio”. Sarà perché è convinto che con i cordoli sta “educando” i messinesi ad evitare le doppie file. Un po’ come quando si fa indossare al cane il collare “elisabettiano” al collo per evitare che si gratti.
Ma, chiediamo all’assessore Mondello, se ne è proprio convinto di questa affermazione. Ed ancora da quanto Mondello non si “inoltra” nel centro cittadino se non con l’auto blu del Comune e senza usare le corsie preferenziali. Perché se il notoriamente “appiedato” Mondello, per scelta e per possibilità, visto che il percorso dalla sua abitazione al palazzo comunale, a piedi, è di pochi minuti, si mettesse al volante dell’auto e dovesse recarsi dal Corso Cavour, ad esempio, al viale Europa si renderebbe conto di almento due cose: Messina ha ristretto le sue strade, anzi è lui stesso che lo ha fatto, e che la doppia fila non è mica stata debellata.
La situazione, quindi, non può che “migliorare” verso il podio, così che Messina possa anche sperare di entrare nella rosa delle prime tre città per traffico urbano. E con l’avvento del PUMS e delle nuove e blindatissime ZTL la sfida Messina la vincerà di certo.
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