PALERMO – Arresti domiciliari per il deputato del Partito democratico all’Assemblea regionale siciliana Dario Safina. Safina è indagato dalla Procura di Trapani per corruzione e turbativa d’asta. L’inchiesta riguarda il periodo in cui il deputato del Pd ricopriva l’incarico di assessore ai Lavori pubblici del Comune di Trapani. Safina è alla prima legislatura a Sala d’Ercole.
Il provvedimento cautelare è stato notificato a Safina dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Trapani. Il gip ha poi disposto il divieto di dimora per altri due indagati: il direttore generale e il direttore amministrativo della Trapani Servizi Spa, che gestisce il servizio rifiuti nel capoluogo provinciale. Divieto temporaneo di esercitare l’attività per un anno, invece, per l’Energy manager per la Sicilia di una società che opera nel settore dell’illuminazione pubblica. Diversi i reati, a vario titolo, ipotizzati dalla procura di Trapani: turbativa d’asta, corruzione e rivelazione di notizie d’ufficio.
SAFINA: SERENO, CHIARIRÒ TUTTO
“Stamattina all’alba mi è stato notificato un provvedimento di custodia cautelare ai domiciliari. I fatti contestati dalla magistratura riguardano il periodo in cui ricoprivo il ruolo di assessore ai Lavori pubblici al Comune di Trapani. Due le accuse che gli inquirenti muovono nei miei confronti: corruzione e turbativa d’asta. Sono sereno e ho la coscienza tranquilla. Sono fiducioso nell’operato della magistratura e sono certo che riuscirò a chiarire la vicenda nel più breve tempo possibile”, ha detto in una nota il parlamentare del Pd all’Ars, Dario Safina.