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Evento “65% e oltre!”, autocelebrazione di efficienza, ma senza impianti e senza riduzioni ed esenzioni TARI

- 23/01/2024

Il focus, “65% e oltre” promosso dalla Messinaservizi Bene Comune e che illustrerà “la virtuosa gestione dei rifiuti della Città Metropolitana di Messina”, si terrà il 1° febbraio prossimo, a palazzo Zanca nel salone delle Bandiere, nel corso del quale saranno presentati i dati e i risultati raggiunti dal 2018 ad oggi, oltre che occasione per illustrare gli obiettivi futuri dell’Amministrazione Basile nell’ambito del ciclo dei rifiuti a Messina. Un evento di certo autocelebrativo ma che nella logica della comunicazione alla quale questa amministrazione ci ha abituati, ci sta tutto. I risultati ci sono e sono innegabili. Ma di certo vanno analizzati anche in funzione di due limiti che rendono monca la “celebrazione” con incensi ed allori che si attende per il primo di febbraio. Uno dei limiti è lo stesso direttore generale del Comune Salvo Puccio ed evocarlo: “La pianificazione regionale e l’attuazione dell’impiantistica rappresentano i due elementi che possono consentirci di ottenere un risparmio sulla Tari. Abbiamo lavorato per raggiungere questo traguardo, ma è imperativo sottolineare che senza impianti pubblici adeguati, i costi per lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati e della frazione umida non possono diminuire e inoltre il gap infrastrutturale rallenta il processo di economia circolare”. I costi, quindi, stante la situazione di assenza di impianti a Messina non possono che aumentare. Per fortuna che la diligenza dei messinesi, mai evocata invece, ha consentito di comprimerli, ed è sempre lo stesso Puccio a sottolinearlo: “Tuttavia grazie alla percentuale alta di raccolta differenziata raggiunta oggi siamo riusciti a contenere i costi”. Grazie allora ai cittadini se questa amministrazione è riuscita a contere questi costi. Ma per loro, i cittadini, quelli diligenti che hanno colto il messaggio imperativo che arriva dalla Regione e dal Governo circa l’adeguamento della differenziata, nessuna compressione di costi: tant’è che i messinesi sono rimasti senza riduzioni e senza esenzioni della Tari. “Colpa delle domande cartacee” disse l’assessore Cicala, ma imputare a coloro che non usano la rete o che non la sanno usare, il mancato riconoscimento delle esenzioni e delle agevolazioni sulle tariffe ha poco o niente di celebrativo.