Si terrà domenica 21 gennaio, alle ore 10:30, presso la Sala Lettura della Biblioteca Regionale Universitaria “G. Longo” di Messina, la presentazione del romanzo “Nella tana del riccio. Nulla terrorizza più dell’ignoto” della Scrittrice palermitana Sandra Guddo (ed. 2023).
L’evento, organizzato su proposta dell’Associazione Nazionale del Fante di Messina, nella persona del Presidente, Prof. Domenico Venuti, si aprirà con i Saluti Istituzionali e l’Introduzione della Direttrice della Biblioteca, Avv. Tommasa Siragusa, seguirà il contributo di valore della Prof.ssa Paola Radici Colace, già Ordinario di Filologia Classica presso l’Università degli Studi di Messina. La manifestazione sarà moderata dalla Prof.ssa Sabrina Patania, Presidente di Bcsicilia sede di Messina. Sarà presente l’Autrice.
Sul finire del rituale incontro, nel solco della possibilità di interazione degli intervenuti, si darà anche spazio al Dott. Carmelo Eduardo Maimone, vice Presidente ANF Messina, per un ulteriore supporto teso alla valorizzazione dell’Opera letteraria, a mezzo domande alla Scrittrice, per sollecitare una migliore comprensibilità delle tematiche sviscerate.
Il testo, arricchito dalla prefazione del Prof. Ing. Enzo Siviero, è reso altresì prezioso dalla bella copertina che riproduce un dipinto dell’Artista Daniela Gargano, cover rigorosa e sobria, indicativa del contenuto, che dà ausilio al lettore per immergersi appieno nella narrazione. Le intense pagine del thriller di Sandra Guddo trasporteranno gli astanti – e poi i lettori – sul “limitar di Dite”, nel paranormale, sullo sfondo della bella e sofferta Palermo, fra le sonorità di un pianoforte, in un intreccio al femminile sapientemente congegnato. Tre figure di donne ben concepite nella finzione letteraria, dalla personalità complessa, due contemporanee e una vissuta nel periodo della Bella Époque che – si può supporre – celano storie di donne reali. L’Autrice, infatti, nell’approcciarsi all’affascinante tematica, per Lei del tutto nuova, dopo aver a lungo studiato il fenomeno e raccolto testimonianze, ha attinto alla realtà per cucire addosso
alle protagoniste lineamenti psicologici e accadimenti autenticamente vissuti, talchè la Sua Opera può agevolmente inserirsi nella tipologia del romanzo storico.
Dalla penna di Sandra Guddo ha preso forma un’esposizione armoniosa e ricca di suspence, con capacità di calamitare il lettore fin nel profondo della storia/storie, sul filo della trama ben intessuta, in uno stile fluido, che riesce ad operare una perfetta fusione, con amalgama, delle vite descritte. Tutto ciò ci ha riportato all’enigma esistenziale, persistente rovello, al quale l’uomo non può dare certa risposta, id est cosa avverrà dopo l’esistenza terrena. La Vita e la Morte, un binomio imprescindibile, due Pulsioni e Verità assolute che si intersecano e ci interrogano in una danza di paure e speranze, di illusioni e professioni di fede.
L’Opera “Nella tana del riccio” è stata selezionata tra le numerose inviate dagli autori
indipendenti per la partecipazione al Salone Internazionale del Libro di Torino 2024 e verrà esposta nel settore Self Publisher. Un’intervista alla Guddo sul romanzo “de quo” è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista “Screpmagazine”.
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