Il Diritto all’Abitare, soprattutto in condizioni decenti e dignitose, lontano da umidità, parassiti, topi e amianto. E’ l’oggetto della protesta che lunedì 15 gennaio si terrà davanti a Palazzo Zanca sede del Comune di Messina. Con inizio alle ore 10.00 si concentreranno in piazza l’Unione Inquilini, i residenti delle casette fatiscenti, che normalmente sono definite “baracche” e tra loro anche, e con pieno diritto, i tanti, tra 400, tirocinanti di Messina Servizi. Con pieno diritto, abbiamo scritto, in quanto la loro protesta nasce da una promessa dimenticata e non mantenuta: l’assegnazione di un alloggio popolare.
Il sit-in e flashmob che si terrà lunedì prossimo, precede quello che invece si terrà il 16. l’indomani, dei tirocinanti con il sindaco Basile, con in testa anche i sindacati. L’oggetto del’incontro è fare chiarezza sul loro futuro che si potrebbe concludere come già avvenuto a fine dicembre dello scorso anno con la conclusione dei tirocini. C’è speranza? Le parole del sindaco Basile sono state ondivaghe tra la promessa di una nuova cooperativa (ma non erano il male assoluto?) e le affermazioni circa l’assenza dell’obbligo da parte del Comune di dover continuare in un rapporto che già a priori era limitato nel tempo e senza alcuna garanzia di continuità a fine periodo. Come finirà? Le promesse sindacali si aggiungeranno a quelle del Sindaco ma tutto sarà un nulla di fatto? O c’è, appunto, speranza per i 400 tirocinanti adesso in possesso di teoria e tecnica professionale? Non è il mercato del lavoro e le imprese, soprattutto, che si lamentano di non trovare lavoratori formati e qualificati?
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