“La disamina dei nuovi elementi di fatto emergenti dalla documentazione allegata al fascicolo” consente di “rilevare una condizione di pericolosità sociale di Benedetto Santapaola costante nel tempo e ancora attuale”, ma il capomafia è ergastolano in regime di 41bis e quindi “non ha ancora trovato applicazione” la precedente misura di prevenzione.
Lo afferma il Tribunale di Catania nel provvedimento con cui non accoglie la nuova richiesta di misura di prevenzione avanzata dalla Procura nei confronti dell’esponente di spicco di Cosa nostra.
Il dispositivo è stato emesso nell’ambito di un’indagine dei Carabinieri del Ros su presunti beni riconducibili, direttamente o indirettamente, a esponenti di Cosa nostra etnei.
I giudici non hanno accolto neppure la richiesta di misura personale nei confronti del nipote ergastolano del capomafia, il boss Aldo Ercolano, che, scrivono i giudici, “nel corso della pluridecennale carcerazione ha lasciato intravedere concreti risultati nel suo percorso di risocializzazione e, conseguentemente, un tangibile abbandono dal suo percorso criminale”. Di fronte a questo quadro, osserva il Tribunale di Catania, “occorre ricordare che l’attuale pericolosità sociale” di Aldo Ercolano “per quanto non richieda una dimostrazione ‘oltre ogni ragionevole dubbio’, necessita comunque di elementi di fatto”.
I giudici hanno disposto la misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per Giuseppe Mangion, detto Enzo, figlio dello storico capomafia Francesco, e per Giuseppe Cesarotti, indicato come ‘uomo d’onore’ della famiglia Santapaola-Ercolano.
Il Tribunale ha inoltre disposto la confisca di immobili della frazione di Massanunziata di Mascalucia, dell’80% delle quote della Tropical agricola srl di Catania, intestate a Mario Palermo, e del 10% delle quote della G.R. Transport logistics srl di Mascali. I giudici hanno invece revocato il sequestro di immobili di Mascali, del 100% delle quote della L.T. Logistica e trasporti srl di Mascalucia e del 20% delle quote della Tropical agricola srl di Catania intestate ad Alessandro Palermo e Natalino Lettina.
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