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Commercio, ok a misure contro desertificazione centri storici. Tamajo: «Provvedimento necessario, linfa vitale per la Sicilia»

- 09/01/2024

«Felice che le norme approvate siano state condivise in modo trasversale da parte di tutti i deputati di Sala d’Ercole». Queste le parole dell’assessore regionale alle Attività Produttive Edy Tamajo, in merito alle misure approvate nella legge stralcio della Finanziaria, sul frazionamento delle medie e grandi strutture di vendita esistenti, con cui si intende consentire il frazionamento di esercizi commerciali, ovvero le medie e grandi strutture di vendita, per un massimo di quattro esercizi commerciali sulla stessa superficie originariamente autorizzata, con la semplice comunicazione al Suap competente per territorio.

La norma che alla modifica i limiti dimensionali delle superfici di vendita delle tipologie commerciali, amplia le metrature consentite per aprire attività commerciali ed elimina i vincoli per l’apertura dei grandi negozi e dei relativi brand nazionali e internazionali oltre che nei centri storici, anche nelle altre zone del territorio comunale delle città siciliane, con cui si prevede la possibilità di aumentare – rispetto agli attuali 100 -150 – 200 mq – il limite dimensionale delle superfici di vendita autorizzabili nelle zone comunali dove lo strumento urbanistico prevede la possibilità di insediamento di soli esercizi di vicinato.

«Un importante cambiamento che evita la desertificazione di aziende commerciali ed immette nuova linfa ai centri storici siciliani dove gli imprenditori, sino a ieri, erano limitati da regole non in linea con i tempi», conclude Tamajo.

Con la modifica vengono inoltre riclassificate le attività commerciali su aree private per gli esercizi di vicinato e si provvede all’adeguamento delle attuali superfici per le medie strutture di vendita. In particolare l’aumento dei limiti dimensionali delle tipologie commerciali, la cui apertura è di esclusiva competenza dei Comuni, consente il riposizionamento degli operatori di settore favorendone la competitività.