Seicento firme e cinque punti in una petizione contro il tratto di isola pedonale compreso tra la Villa Dante ed il viale Europa che si dovrebbe attivare sul viale San Martino. Un’area questa che è già costretta e rimpicciolita dai cordoli della pista ciclabile in ambedue le carregiate, oltre le due linee tranviarie. La petizione è stata trasmessa dal Presidente della III^ Municipalità, Alessandro Cacciotto, al Comune di Messina e al Prefetto, nelle mani del Sindaco Basile, del Presidente del Consiglio Comunale di Messina e del Presidente della Commissione viabilità Salvatore Papa.
Questi i cinque punti che la petizione chiede vengano attuati:
- Non si faccia l’isola pedonale: eliminazione del progetto;
- La pista ciclabile, ove proprio necessaria, sia solo da un lato, a doppio senso di marcia, o unico senso, anche considerato la ciclabile di via La Farina.
- Sosta breve da un lato del Viale, o quanto meno mantenere e garantire la fermata.
- No cordoli fissi della pista ciclabile.
- Discussione nelle sedi opportune per inserire proposta di modifica dei progetti di viabilità.
I motivi che hanno indotto i 600 cittadini a firmare sono di sicurezza oltre che viari. Il Presidente della Terza Muicipalità Alesandro Cacciotto nel documento di accompagnamento alla petizione scrive: “Lo scrivente, unitamente all’intero Consiglio della Terza Municipalità, da diverso tempo ha rappresentato all’Amministrazione Comunale le problematiche lamentate da residenti e commercianti del tratto di strada sopra menzionato; si sono tenuti degli incontri con l’Assessore alla Viabilità, un incontro in Commissione. E’ stata trasmessa una precedente petizione.
Da ultimo era stato chiesto un incontro con il Sig. Sindaco senza tuttavia alcun esito.
E’ del tutto evidente che le problematiche lamentate da residenti e commercianti, che già le avevano anticipate prima che i lavori di realizzazione della doppia pista ciclabile iniziassero e si concludessero, sono fondate anche se da sempre disattese dall’Amministrazione Comunale.
Lo scrivente, anche a nome dell’intero Consiglio, ravvisa soprattutto un problema di sicurezza in particolar modo legato ad alcuni aspetti che già sono stati sperimentati da chi vive e lavora nella zona in questione.
E’ capitato ad esempio che i mezzi di soccorso rimanessero bloccati nel tratto in questione del Viale San Martino, allorquando il traffico aumenta; considerando che esistono due sole corsie, una per ogni senso di marcia, “blindate” dai lati dalla pista ciclabile con cordoli, è abbastanza evidente il problema che si crea.
Ed ancora: per la nuova conformazione del Viale, non potendo alcuna macchina effettuare una minima fermata, molto residenti, soprattutto anziani e diversamente abili, sono impossibilitati a “salire” e “scendere” su un’autovettura se non distanti rispetto alla loro abitazione.
Per tutto il resto, come il non creare l’isola pedonale nel tratto di strada interessato, come le problematiche legate alle attività commerciali ed ampiamente dettagliate nella petizione ivi comprese le possibili soluzioni, si condivide altresì la posizione dei sottoscrittori“.
Da evidenziare quanto sollecitato dalla petizione in merito alle attività commerciali insistenti nel tratto in questione: “Precisato che il quartiere Lombardo è un quartiere nettamente distinto dal Centro Storico, con caratteristiche peculiari ed esigenze specifiche, in particolare nel tratto di Viale San Martino tra Viale Europa e Villa Dante; si rende noto, e con la presente introduzione si aggiorna alle ultime evidenze e fatti, che a causa delle diverse programmazioni della mobilità nel Comune.
Le attività economiche subiranno una forte crisi, impedendo alle auto di attraversare il tratto (nel caso di Isola Pedonale), e già la subiscono, a causa della pista ciclabile e delle sue modalità di realizzazione, che impediscono persino la fermata (si chiede la sosta breve o mantenere e garantire la fermata). Il commercio si basa anche sulla visibilità data dal passaggio delle auto, che permette di fare conoscere a potenziali nuovi clienti le attività e garantire il ricambio della clientela; inoltre, come confermato dall’amministrazione il parcheggio Villa Dante è di interscambio, per chi si dirige verso il centro storico, e non congeniale con le esigenze della specifica utenza come sopra definita: difatti chi parcheggia a Villa Dante prende immediatamente il tram o il bus nella stazione posta proprio nella parte nord della Villa adiacente all’uscita del parcheggio, così come ideato e pensato dall’amministrazione, per raggiungere il centro storico o altre zone distanti”.
In merito a questioni di sicurezza nella petizione si legge: “La pista ciclabile su entrambi i lati, crea delle ulteriori barriere, oltre i parapetti del tram, in particolare sulla corsia stradale lato mare, con effetto negativo in caso di: calamità ed emergenze, soccorso con ambulanze e vigili del fuoco, dunque costretti a bloccare il traffico e sostare sulle corsie auto. Si rischiano disagi per residenti nelle prossimità di tali zone, con difficoltà motorie o patologie particolari, spesso
accompagnati, che allungherebbero di molto il percorso per le loro case e che già oggi sono disincentivati ad uscire dalla propria abitazione per i notevoli disagi. Inoltre la ciclabile nel tratto Villa Dante-Viale Europa sembra apparire una ripetizione del tratto di ciclabile su Via La Farina. E’ poco chiaro come si possa conciliare con la linea e le fermate bus presenti sul detto tratto. Non si garantiscono adeguatamente servizi quali raccolta rifiuti, taxi, e bus, anch’essi costretti a bloccare una corsia auto. Recenti eventi segnalano che i mezzi dei Vigili del Fuoco hanno difficoltà di manovra in caso di presenza di altri veicoli di medie dimensioni o incolonnamenti; idem per ambulanze, in quanto è rimasta una sola corsia per senso di marcia
di scarse dimensioni.
La chiusura del tratto del Viale San Martino tra Villa Dante e Viale Europa (con l’isola pedonale),
inciderebbe ulteriormente anche sul piano della viabilità, dividendo la zona monte e la zona mare del quartiere. In particolare: I soccorsi con ambulanze, vigili del fuoco e privati, non raggiungerebbero tempestivamente le due zone; inoltre, si determinerebbe un intasamento del traffico, considerato la presenza di 3 scuole e 2 chiese, dei Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Piscina Comunale e RSA; i luoghi di destinazione sarebbero difficilmente raggiungibili; si impedirebbe un collegamento fluido con: il quartiere di Provinciale, la zona via La Farina e le aree da Viale Europa verso Cairoli, e con i due presidi ospedalieri; non sarebbe facilmente raggiungibile il parcheggio di interscambio villa Dante, e anche in ottica della Ztl, i varchi di ingresso e uscita sul Viale Europa, sarebbero poco fruibili senza il detto tratto aperto. Mentre con il tratto di Viale San Martino, tra Viale Europa e Villa Dante, aperto si decongestionerebbero le Vie Catania e La Farina, permettendo di smistare il traffico, garantendo fluidità e soccorsi, anche in caso di calamità.
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