
“Esattamente fra 20 giorni, al prossimo 31 dicembre, scadrà la concessione gratuita del suolo pubblico per tutte le attività di pubblico esercizio che, già dal periodo di emergenza Covid, Amministrazione e Consiglio Comunale (passate e attuali), con una serie di provvedimenti di Giunta e di Consiglio, avevano disposto”. Lo scrive Libero Gioveni, il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale nella sua interrogazione a risposta scritta.
“Appare superfluo evidenziare – continua Gioveni – l’importanza che riveste questo genere di provvedimento per moltissimi esercenti (soprattutto bar e ristoranti ma anche altre attività), in un periodo non certamente florido per l’economia cittadina che sta tentando di risollevarsi al netto di altre difficoltà collaterali note a tutti.
E’ ovvio, altresì, che codesta Amministrazione, come fatto in passato con la predisposizione dei Bilanci dell’Ente e con le consequenziali approvazioni degli stessi da parte del Consiglio Comunale (o anche di Variazioni di Bilancio in corso d’opera), qualora fosse d’accordo con questo principio, avrebbe la necessità di trovare la copertura finanziaria per far fronte all’importante provvedimento di esenzione nel prossimo Bilancio 2024 – 2026 che proprio nei giorni scorsi è stato esitato in Giunta.
Pertanto, in virtù di quanto sopra esposto, il sottoscritto consigliere comunale, nel ritenere importante ed opportuno in questo momento di difficoltà per molti esercenti (dimostrato da un calo di presenze nel 2022 evidenziato peraltro nella relazione del primo anno di attività del sig. Sindaco) venire ancora loro in soccorso compatibilmente con la salvaguardia degli equilibri di Bilancio, interroga il Sindaco e l’assessore in indirizzo (Roberto Cicala, ndr.) al fine di conoscere:
- se intendano concedere per tutto o anche per parte dell’anno 2024 la gratuità del suolo pubblico a tutte le attività classificate di “pubblico servizio”;
- se abbiano previsto nel Bilancio di Previsione 2024 – 2026 delle misure economiche a copertura dell’eventuale auspicabile esenzione;
- se in alternativa abbiano pensato ad altre forme di agevolazioni per venire incontro a quelle attività commerciali che possano dimostrare di avere fatturati inferiori rispetto agli standard.
Così si conclude l’interrogazione del Consigliere Gioveni.
