“Due gocce d’acqua ed il tram si ferma! E la gente può andare a piedi. Amministrazione venite a spingere questo tram!”. E’ la rabbia di uno dei commercianti della parte più sacrificata del viale San Martino di Messina, quella che già soffriva per le transenne del tram su ambedue le carreggiate, quella già in difficoltà da tempo e che oggi soffre ancora di più per la nuova pista ciclabile, lato monte e lato mare, che ha ristretto la strada a due striminzite corsie sulle quali se si incontrano due autobus sui sensi opposti devono davvero stare attenti a non sbattere tra loro. Una realtà drammatica, sempre più, che comincia a dare i suoi frutti di rabbia per chi ha investito e continua ad investire denaro per sostenere l’impresa di famiglia. Nel silenzio generale di una città che sembra addormentata e fin troppo introflessa sui propri interesse che ciascuno pensa siano avulsi da quelli comuni di una città che vive di commercio e di terziario. Voci inascoltate, quelle dei commercianti, che cominciano a levarsi sempre più alte ed insistenti, oltre che disperate.
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08/01/2021