di GIUSEPPE BEVACQUA
“Bisogna sempre considerare gli obiettivi che sono prefissati da chi opera. Spalmare la spesa pubblica ha un senso quando si opera nel “sociale” ed è necessario raggiungere il maggior numero di cittadini. In questo caso si tratta di concentrare l’intervento nella zona centrale, in corrispondenza dei siti maggiormente visitato dai croceristi e da turisti. Certamente se i nostri sobborghi e villaggi fossero delle mete turistiche, il suo appunto, a mio avviso, sarebbe giustificato e pertinente per il bene del brand Messina. Non credo che lei, andando a Catania per il Natale andrà ad Ognina oltre a visitare la via Etnea e dintorni“. E’ quanto leggo quale commento (non cito l’autore) in risposta ad un mio post social che suggeriva che la spesa sostenuta dalla Amministrazione comunale in massima parte al centro della città di Messina e soprattutto a Piazza Cairoli ed in piazza Unione Europea, sede del palazzo comunale, se fosse stata invece spalmata comprendendo anche le immediate periferie avrebbe consentito di diffondere l’aria del Natale anche laddove c’è di sicuro più bisogno di calore e sostegno. La periferia però resta al buio o tutt’al più con qualche lucetta sparsa o magari abbandonata all’iniziativa imprenditoriale? E non solo quella: via La Farina, via Tommaso Cannizzaro ad oggi neanche un simbolo o un segno luminoso. Poco nell’isola pedonale del viale San martino. Ma sembra poi che si sta a parlare sempre di quest’ultima…
IL SOCIALE NON FA “BRAND”?
Se dovessi però dare per buono quanto scrive questo cittadino, evidentemente concorde con quanto ha fatto l’amministrazione comunale per il Natale in centro e solo in centro, e solo in alcune zone del centro, allora ci sarebbe davvero di che preoccuparsi. Il “brand”, i “turisti”…. sono questi i e solo questi i valori tenuti in considerazione per gli investimenti a Messina? D’altronde, come scrive lui, messinese tipo visto il tenore di molti altri commenti, tra tutti devo dire, il suo, il più educato, se si spendesse secondo il principio che “la spesa pubblica opera nel sociale” e solo in questo caso sarebbe stato giusto “spalmare” il budget di circa 800 MILA EURO, che sarebbero stati impiegati per gli addobbi e gli allestimenti natalizi, compresa Piazza Lo Sardo, anche in periferia. Ma, evidentemente, secondo qualche pensiero e questo in particolare, Messina avrebbe un’amministrazione che “non opera per il sociale”… Per fortuna, e lo sottolineo, che questo non è il pensiero dell’amministrazione. Perché sarebbe da ricordare A TUTTI che l’Ente Comunale ha come precipuo compito quello di affiancare e sostenere i fragili e i deboli, come sono le classi meno abbienti e non lo sono di certo i turisti.
LA FORZA DI UN PELO CHE PUO’ DAR FASTIDIO
In effetti, sempre per parlare di social e di botte e risposte, ce n’è una che è degna di nota: quella di Giovanna Nones all’assessore Massimo Finocchiaro, mister grandi eventi. Una risposta ad un post che fa un dovizioso elenco di “non fatto” a favore dei più deboli e dei disabili. Una risposta che riportiamo, non senza avvertire che il solito fastidio di qualcuno di questa amministrazione a ricevere critiche perdura. Eppure un personaggio pubblico, un pubblico amministratore sa, o dovrebbe sapere che come gli apprezzamenti contano anche e di più le critiche. E che, soprattutto, UN PELO anche se può essere SOLO UN PELO, in termini di errata ritenuta importanza, può incarnirsi con le conseguenze che ne derivano.
Giovanna Nones scrive in risposta all’assessore Finocchiaro: “Massimo Finocchiaro perché non inizia lei, visto il suo ruolo, a “dedicarsi al prossimo”?? Magari potrebbe “dedicarsi” alle persone con disabilità che sono ormai da mesi vittime di abilismo da parte di questa amministrazione che anche lei rappresenta! Le elenco le “tante” cose che siete riusciti a fare, in pochi mesi, per i disabili:
1 Centro estivo SOLO per bambini con disabilità (ghetto)
2 Marciapiedi nuovi con scalini insormontabili in presenza degli scivoli
3 Entrata della Messina Social City non rispettante le normative sull’accessibilità
4 Parcheggio di interscambio riservato ai disabili non accessibile
5 Nuovi parcheggi con sensori disegnati in presenza di scivoli (via Ettore Lombardo Pellegrino)
6 Famiglie con bambini con disabilità costrette a vivere negli alloggi di transito
7 La mancata assegnazione a Saro Visicaro di una sede per per la sua Associazione Meter Miles Ability di ragazzi con Sindrome di Down (richiesta ignorata da anni!)
8 Via Annunziata con strisce pedonali senza scivolo di accesso al marciapiede (a lavori conclusi!)
9 ZTL sbarrata con transenne che ne impediscono l’accesso agli aventi diritto con contrassegno…Potrei continuare ma credo bastino questi punti per dimostrare l’abilismo di questa amministrazione. Abilismo che mi creda, in tanti anni che mi occupo di disabilità, per fortuna, ho raramente incontrato. Rifletteteci e smettetela di strumentalizzare il mondo della disabilità riempiendovi la bocca solo di belle parole senza essere poi coerenti e concretizzarle nei fatti. (…) Si dovrebbe sempre fare meglio di chi ci ha preceduti, non crede? E magari imparare e chiedere a chi di questa materia si occupa da anni e che l’ha studiata. Se vuole sono sempre disponibile al confronto (mi può scrivere direttamente una mail alla Onlus che rappresento: vorreiprendereiltreno@gmail.com) anche se credo, visto il suo commento, non ci sia una seria volontà, da parte sua, di mettersi in discussione.”. Insomma LA FORZA DI UN FASTIDIOSO PELO…