Convegno alla Biblioteca Regionale di Messina in onore di Nino Ferraù nei cento anni dalla nascita, il 14 e 15 dicembre

- 07/12/2023
Immagine WhatsApp 2023 12 07 ore 19.06.35 b5db17ed

Nel Centenario dalla Nascita di Nino Ferraù (1923-2023), illustre Poeta originario di Galati Mamertino (Messina), fondatore negli anni ’50 dell’Ascendentismo, corrente letteraria di indirizzo antiermetico e antidecadentista, la Biblioteca Regionale “Giacomo Longo” intende celebrarne la Sua figura di alto spessore culturale con un ricco palinsesto di manifestazioni comprendenti una mostra bibliografico-documentaria e due momenti convegnistici.

Giovedì 14 dicembre 2023, alle ore 16 nel Salone Eventi d’Istituto, si inaugurerà l’Esposizione bibliografico-documentaria “Maestro resterò fino alla sera”,

un’interessante rassegna dell’opera omnia del Poeta Nino Ferraù, con richiamo anche a testi di Poeti, Scrittori e Critici a Lui connessi per rapporto amicale e vicinanza letteraria, documentati anche attraverso la corrispondenza epistolare. La Mostra includerà, altresì, fotografie, lettere e carteggi di Nino Ferraù, un suo ritratto, materiale documentario che i Suoi più stretti familiari, in primis l’affezionatissimo fratello minore Pippo, hanno voluto mettere a disposizione del pubblico per la prima volta, per meglio comprendere la preziosità dell’attività letteraria e scoprire le Sue liriche dell’interiorità e dell’amara consapevolezza dell’essere, il Suo rapporto con la Divinità. La Mostra, dopo il taglio del nastro da parte della Direttrice d’Istituto, Avv. Tommasa Siragusa, alla presenza di Autorità e dei congiunti del Poeta, resterà fruibile nei giorni a seguire e per l’intero mese di gennaio negli orari di apertura al pubblico della Biblioteca (lun.-ven. 9-13; merc. anche pom. 15-17:30), fermo restando che saranno comunicati momenti di temporanea sospensione connessi alle festività natalizie.

Immagine WhatsApp 2023 12 07 ore 19.06.00 8ed86a69

Dopo il momento inaugurale dell’importante e ricchissima esposizione, impreziosita, inoltre, dalle bibliografie tematiche che raccolgono monografie e periodici reperibili presso la “G. Longo”, realizzate con cura dal Personale bibliotecario, seguirà, presso la Sala Lettura, la proiezione di un video sullabiografia del Poeta, a cura del “Comitato del Premio Nino Ferraù”, quindi l’apertura del Convegno “Nino Ferraù una miniera di gemme e una fonte dirivelazioni” con breve Introduzione della Direttrice avv. Siragusa, che fungerà poi da Moderatrice, e che passerà il testimonial a Pippo Ferraù per meglio immergere gli astanti nel mondo lirico del fratello Nino, con la lettura di una delle Sue toccanti poesie.

Al tavolo dei Relatori, a seguire, prenderanno posto Conferenzieri di chiara fama che si alterneranno nella disquisizione dell’appassionante tematica: la Prof.ssa Paola Radici Colace tratterà “Lo statuto della parola nella poetica dell’ineffabile”, la Prof.ssa Ella Imbalzano “La vera altezza è la profondità: il viaggio “controcorrente” di Nino Ferraù”. Concluderanno i Proff.riLuciano Armeli

Iapichino e Antonio Baglio (saggisti) soffermandosi su “L’epistolario d’amore a Maria tra sentimenti privati e “Officina” dello scrittore”. I pregiati contributi dei Relatori saranno inframmezzati dalla lettura drammatizzata di poesie rese da Pippo Ferraù e dagli Attori Gianni Di Giacomo e Francesco Micari. Verrà dato spazio anche alla declamazione dei componimenti dei poeti contemporanei Melania Rossello, Antonio Cattino e Nino Principato.

I lavori riprenderanno il giorno seguente, Venerdì 15 dicembre, alle ore 16,presso la Sala Lettura. Tutti gli interventi saranno introdotti e moderati dalla Direttrice, Avv. Tommasa Siragusa. Si inizierà con il contributo di valore del Prof. Giuseppe Rando che si soffermerà su “Illuminazioni politiche e tratti evangelici nell’opera di Nino Ferraù”, al quale seguirà la Prof.ssa Alessandra Tramontana su “Il mondo lirico di Nino Ferraù: innovazione nella (consapevole) tradizione”, chiuderà la sessione il Prof. Cosimo Cucinotta su “ Le ali multicolori delle farfalle di Ferrau”. Nell’occasione verranno declamate poesie, per punteggiare meglio gli interventi, a cura dei poeti contemporanei Carmelo Maimone, Rosita Orifici Rabe, Salvatore Gazzara, Giuseppe Ruggeri, Clemenza Parmeggiani, Margherita Campanella e Giuseppe Donato. Il pomeriggio culminerà con un’ultima lirica di Nino Ferraù declamata da Pippo, fervente custode delle memorie familiari.

Nell’evento saranno coinvolti gli Istituti scolastici comprensivi, a partire da “Giovanni XXIII” di Villaggio Aldisio, dove il Poeta svolse la Sua attività didattica.

La vena poetica di Nino Ferraù sgorgò copiosa fin dalla prima infanzia… A dieci anni compose la prima poesia dedicata ad una compagna di scuola morta, Maria Valenti. Liricità, quella di Ferraù, altamente musicale, quasi a ricevere dal padre Vincenzo, produttore di scarpe ma capobanda del complesso orchestrale locale, quella particolare inclinazione. Compì i primi studi presso la scuola elementare locale, sotto la cura del severissimo insegnante Mario Sava, che nel tempo ne riconoscerà il valore come è riportato in una dedica al Poeta: “A Nino Ferraù, Ieri mio allievo, oggi mio maestro”. Proseguì a Messina la scuola media e gli studi ginnasiali presso l’Istituto “Cristo Re” dei Padri Rogazionisti, affidato alle cure del Direttore Padre

Drago, per poi terminare il percorso scolastico presso l’Istituto Magistrale di Sant’Agata Militello (Messina).

Il legame con la splendida figura di Padre Annibale Maria Di Francia si palesò nella poesia che Nino Ferraù dedicò al Santo messinese, il 28 giugno 1968, in occasione dell’inaugurazione della Statua in bronzo su basamento di marmo, opera dell’insigne scultore messinese Mario Lucerna. La pregevole scultura del fondatore delle Figlie del Divino Zelo, dei Rogazionisti del Cuore di Gesù e di molti Orfanotrofi Antoniani, si può ancora ammirare nel largo Sant’Annibale, tra Via Santa Cecilia e Via Cesare Battisti, mentre la poesia fa parte del corredo espositivo della mostra e pertanto resa visionabile dai fruitori.

Già i principali intellettuali e uomini della politica contemporanei del Ferraù, come Benedetto Croce, Virgilio Brocchi, Vincenzo Consolo e Giuseppe Saragat, colsero nella poesia di Ferraù la sperimentazione dei valori e le aperture culturali più entusiasmanti di una lirica espressione di un intenso spessore evocativo, che si estrinseca in un linguaggio sincero e pieno di passione civile, con rimembranze delle antiche tradizioni della Sua terra natia.

La Biblioteca con questa iniziativa intende preservare e far rivivere il ricordo del Poeta, rendendolo più vicino e compatibile alla nostra contemporaneità e ai posteri, con particolare riguardo alle nuove generazioni. Conoscere questo Autore significa comprendere anche le radici della nostra identità culturale. Vogliamo davvero che la memoria dei Nostri Letterati locali, spesso assenti nelle antologie delle grandi Case editrici nazionali, rimanga come materia esistenziale per i giovani, attraverso la memoria e la testimonianza di quanti ebbero l’opportunità di conoscerli non con atteggiamento contemplativo o nostalgico, ma dinamico, secondo itinerari che vogliono indagare storie e memorie cogliendo le relazioni feconde che legano gli Autori, e in particolare il Poeta “de quo”, assunto in questo caso quale punto d’osservazione privilegiato, al momento storico.