Anche il tribunale del riesame conferma che Bernardo Alagna non doveva essere sospeso dal suo ruolo di commissario ASP di Messina. E lo fa rigettando il ricorso della Procura contro la prima decisione dello stesso tribunale che si era espressa negativamente sulla sospensione, per la quale anche il Gip si era dichiarato contrario.
Una decisione che arriva dopo un mese di distanza dalla discussione in aula tra accusa e difesa. Accuse di corruzione e pressioni politiche che Alagna avrebbe ricevuto dall’onorevole Tommaso Calderone, per il tramite di Alessio Arlotta, che si starebbero quindi ridimensionando. Nonostante ciò Bernardo Alagna, all’epoca della contestazione delle accuse da parte della Procura, aveva già deciso di dimettersi dall’incarico. Accuse che il Riesame ha definito frutto di un “malvezzo della politica”, insomma un “malcostume” ma non un reato penale contestabile.
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