Questa mattina, è stato convocato dal Prefetto, Cosima Di Stani, presso il Salone di Rappresentanza del Palazzo del Governo, il Tavolo di coordinamento permanente per la sicurezza sui luoghi di lavoro, costituito in seno al relativo Protocollo d’intesa sottoscritto in Prefettura, al fine di procedere ad un condiviso aggiornamento sulle iniziative a carattere preventivo intraprese, nonché sugli interventi di competenza e i progetti posti in essere o da implementare per contrastare il fenomeno.
Il Prefetto ha, preliminarmente, richiamato l’attenzione dei partecipanti sui dati emersi sia a livello nazionale che locale, attraverso una analisi comparativa con quelli risultanti nel medesimo periodo dell’anno precedente, che, pur dando conto di una generale diminuzione dei casi, per quanto attiene questa provincia rivelano una particolare incidenza sul versante degli infortuni con esito mortale.
Nel corso della riunione, sono stati analizzati i controlli effettuati dalle forze dell’ordine, dal dipartimento di prevenzione u.o.c. Spresal dell’Azienda Sanitaria Provinciale, dall’Ispettorato Territoriale del Lavoro, dall’INAIL e dall’INPS.
Di particolare interesse le risultanze fornite dalle forze dell’ordine in merito alle verifiche eseguite nei cantieri sia pubblici che privati.
Il Comando Provinciale dei Carabinieri ha proseguito le mirate azioni ispettive nel settore edile in sinergia con l’Ispettorato del lavoro soprattutto con riferimento ai lavori pubblici. Al riguardo, è emerso che, mentre nell’anno 2022, è stata riscontrata una percentuale del 55% di cantieri con varie irregolarità, nell’anno in corso vi è stata una leggera diminuzione (48%) di accertate violazioni, seppur afferenti a circostanze delicate quali la mancanza di fornitura o di utilizzo da parte dei lavoratori di dispositivi di protezione, con specifico riguardo, peraltro, agli operatori su ponteggi o, comunque, ad alta quota.
Mentre le ispezioni condotte dal NIL (Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro) hanno individuato un basso numero di impiegati irregolari, trattandosi per lo più di accertamenti in sede di appalti pubblici, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza nell’intensificare i controlli, principalmente, nel settore privato, ha riscontrato una diretta e proporzionale correlazione tra il lavoro sommerso o c.d. in nero e gli infortuni occorsi agli operai.
L’INAIL ha rilevato come l’aumento degli infortuni mortali in questa provincia sia in controtendenza alla generale diminuzione degli eventi lesivi con esito meno grave.
Sono stati valutati, pertanto, caso per caso, gli undici decessi occorsi nel 2023 e le risultanze delle indagini ispettive finalizzate ad accertare le modalità degli eventi, in base alle quali, nonostante l’eterogeneità delle cause, è emersa la preponderanza in ambito privato.
Altro dato d’interesse, l’alto numero di incidenti in itinere che, peraltro, confermano l’elevato tasso di incidentalità su strada registrata in questo territorio provinciale e, già, oggetto di separato monitoraggio in seno all’apposito Osservatorio istituito presso il Palazzo di Governo.
L’Organismo Paritetico Territoriale di Messina ha riassunto le attività di assistenza e consulenza espletate nei lavori pubblici, evidenziando come la fenomenologia dei decessi in provincia dia conto di una problematica insistente per lo più nei cantieri privati, sia per il notevole numero degli stessi, sia per una diffusa carenza di formazione che contribuisce ad abbassare i livelli minimi di consapevolezza e percezione del rischio da parte degli impiegati edili.
Pertanto, è stata valutata l’opportunità di implementare l’interazione con gli Enti locali e, in tale direzione, il Tavolo di coordinamento approfondirà la possibilità, compatibilmente con le risorse disponibili dei diversi attori, di dare corso ad un raccordo con le forze di polizia locali per effettuare dei controlli estemporanei all’atto di presentazione di un titolo abilitativo edilizio presso gli uffici comunali.
Il Servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro (SPRESAL) dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina ha illustrato gli elementi acquisiti a seguito delle verifiche di pertinenza, con circa il 50% di imprese alle quali sono state contestate violazioni variamente distribuite, tuttavia riconducibili, maggiormente, a carenze nell’adozione di misure di protezione collettive e individuali o al non corretto uso delle attrezzature da parte dei lavoratori pur regolarmente forniti.
Al fine di aumentare i controlli sui formatori e per accelerare il mirato piano di prevenzione delle cadute dall’alto dei dipendenti nei cantieri edili, il cui elevato numero registrato ha allertato i componenti del Tavolo, lo SPRESAL ha organizzato insieme all’Organismo Paritetico Territoriale un incontro cui hanno partecipato circa 150 aziende, alle quali è stata fornita una guida contenente indicazioni per buone prassi e soluzioni tecniche per i lavori in quota, nonché una scheda di autovalutazione, da restituire debitamente compilata, ai fini di una valutazione concreta.
Parallelamente ai servizi di formazione e analisi dei dati acquisiti, saranno ulteriormente rafforzate, già nel breve periodo, le operazioni di verifica, che consentiranno, secondo alcuni programmati criteri organizzativi, di individuare le imprese più a rischio.
Altrettanto importanti le considerazioni di competenza offerte dall’Ispettorato del lavoro e dall’INPS, che, in sinergia con le forze dell’ordine, hanno ravvisato una stretta correlazione tra lavoro sommerso, rapporti fittizi, irregolarità contributive ed errati inquadramenti dei dipendenti e ditte interessate da sinistri.
Le organizzazioni sindacali generali Cgil, Cisl, Uil e quelle provinciali Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil, nel sottolineare a loro avviso le carenze di personale degli organi ispettivi, hanno segnalato la necessità di una maggiore tutela e formazione dei lavoratori, confermando la propria disponibilità per una sempre più proficua collaborazione con le forze dell’ordine e con gli altri enti deputati alla vigilanza sull’osservanza delle normative vigenti in materia.
L’occasione d’incontro dei componenti il Tavolo di coordinamento, che si riunisce periodicamente su iniziativa del Prefetto, ha, pertanto, consentito ancora una volta di approfondire le diverse criticità del fenomeno e di valorizzare la rete esistente tra i vari enti, istituzioni, organizzazioni sindacali, ordini professionali ed associazioni, con il precipuo obiettivo di continuare ad approcciare il fenomeno, non soltanto sotto il profilo meramente sanzionatorio, ma anche secondo una logica preventiva di vigilanza sociale, attesa la responsabilità diffusa della collettività.
I vari interventi, infatti, hanno evidenziato l’esigenza che i privati committenti contribuiscano al rispetto delle regole in materia di sicurezza sul lavoro, anche a discapito di un marginale e non legittimo risparmio di spesa; aspetto, questo, rimarcato anche dalla Camera di Commercio, Ordini professionali, Sicindustria e dalle altre associazioni di categoria, vieppiù in considerazione dei doveri di correttezza e leale concorrenza tra gli operatori sul mercato.
Il “Protocollo d’intesa per la promozione della regolarità e della sicurezza del lavoro nel settore edile”, cui, nel corso della riunione odierna, ha chiesto di aderire anche l’Ordine dei Tecnici sanitari di radiologia medica e delle professioni sanitarie tecniche della riabilitazione e della prevenzione di Messina, è stato elaborato dalla Prefettura in stretta collaborazione con le organizzazioni sindacali generali Cgil, Cisl, Uil e quelle provinciali Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil, ed è sottoscritto, oltre che dalla Prefettura di Messina e dalle citate sigle sindacali, da altri Enti e attori istituzionali della provincia quali la Città Metropolitana e il Comune di Messina, la Questura, i Comandi Provinciali dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco, la Camera di Commercio, l’Azienda Sanitaria Provinciale, l’Inps, l’Inail, l’Ispettorato del Lavoro, gli Ordini degli Ingegneri, degli Architetti – Pianificatori – Paesaggisti e Conservatori, dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Messina, il Collegio dei Geometri e Geometri Laureati, i Periti Industriali e i Consulenti del Lavoro, la Cassa Edile, l’Organismo Paritetico Territoriale, le Associazioni di categoria Ance, Sicindustria, C.n.a. – Confederazione Nazionale Artigiani, Confartigianato, C.l.a.a.i. – Confederazione Libere Ass.ni Artigiane Italiane, S.a.d.a.