
In una seduta consiliare particolarmente movimentata tenutasi oggi 23 novembre, il Consiglio Comunale di Spadafora riesce ad approvare solo i verbali delle sedute precedenti. L’opposizione, ed è la notizia del giorno, blocca, invece, l’iter del rendiconto finanziario dell’esercizio 2022 dell’Ente.
Hanno votato a favore il presidente del Consiglio Comunale Francesco Merillo ed i consiglieri Giovanna Costantino, Maria Ialacqua e Francesco Rigano, contro hanno espresso il loro voto i consiglieri di opposizione Lillo Pistone, Andrea Giacobbo, Pinella Giacobbo, Pasqualina Giannone ed il consigliere del gruppo misto Filippo Giordano.
Il motivo principale che ha indotto alla bocciatura del rendiconto la mancata applicazione della norma legislativa prevista nel Decreto Legge definito “Cura Italia” da parte dell’Amministrazione Venuto. Una norma che seppur facoltativa in termini di applicazione, è innegabile che se fosse stata applicata avrebbe permesso al Comune di Spadafora di ridurre il proprio disavanzo portandolo da 4.157.347,62 ad euro 3.748.348, con una riduzione della perdita per l’Ente di oltre 400 mila euro. Un risparmio notevole e non trascurabile per il Comune di Spadafora in una situazione contingente che vede l’Amministrazione Venuto alle prese con un dispendioso Piano di Riequilibrio.

“E’ davvero raccapricciante, a parere del gruppo di opposizione, rinunciare senza valido motivo all’applicazione della norma prevista dal ‘Cura Italia’ solo perché proposta dal gruppo di minoranza“ afferma Pistone. “Questo gruppo di minoranza – continua Pistone – ha fatto di tutto per evitare la bocciatura proponendo il ritiro della proposta da parte dell’Amministrazione che ha presentato in aula il rendiconto, ma alla luce della pervicacia con la quale ha invece ritenuto di sottoporre il documento contabile al voto ugualmente e non avendo saputo dare risposte esaustive agli appunti che sono stati mossi dall’opposizione, non abbiamo potuto fare altro che bocciarlo“.
“Ma c’è di più: il documento contabile è stato portato in aula con ben sette mesi di ritardo rispetto alla data prevista per l’approvazione; il peggioramento evidente dei conti pubblici dell’Ente che passa dai tre milioni del 2021 agli oltre quattro milioni del 2022; il fatto che una parte di esso, 1 milione 183 mila, non contemplato nel Piano di Riequilibrio, dovrà essere ripianato in termini brevi, ovvero nei prossimi tre esercizi che vanno dal 2023 al 2025 con evidenti conseguenze per i cittadini Spadaforesi. Ci auguriamo che i rilievi da noi mossi vengano tenuti nella dovuta considerazione dal commissario ad acta“. La palla adesso passa, infatti, al commissario ad acta Giovanni Cocco.