Andronico (Uil-Fpl): “Riaffermato il diritto di critica sindacale” Sindacalisti e vertici dell’Asp sono stati prosciolti rispettivamente dall’accusa di diffamazione, abuso d’ufficio e rivelazione del segreto d’ufficio. Lo ha stabilito il giudice per le indagini preliminari, Tiziana Leanza, che ha archiviato la denuncia presentata dalla sindacalista della Cisl, Giovanna Bicchieri, la quale aveva denunciato i sindacalisti Pippo Calapai, Antonio Trino e Domenico La Rocca, accusati di diffamazione e i vertici dell’Asp, Bernardo Alagna, Caterina Di Blasi e Domenico Sindoni, accusati di abuso d’ufficio e rivelazione del segreto d’ufficio. La vicenda è relativa al caso dell’infermiera-sindacalista che con appena con appena cinque giorni di lavoro effettivI si vide premiata con l’attribuzione della cosiddetta PEO (Progressione economica organizzativa). La sindacalista della Cisl ritenne esserci stata nei suoi confronti una campagna diffamatoria e denunziò sindacalisti, giornalisti e dirigenti dell’Asp. Già il pubblico ministero aveva avanzato richiesta di archiviazione alla quale la sindacalista si oppose. Ieri, il giudice per le indagini preliminari ha definitivamente archiviato la denuncia non ravvisando, come dimostrato dall’avvocato Giovanni Mannuccia del Foro di Messina, gli stremi per il rinvio a giudizio delle sette persone denunciate. “Il decreto di archiviazione – afferma Livio Andronico, segretario generale della Uil-Fpl di Messina – afferma, qualora ve ne fosse stato bisogno, il diritto di critica sindacale. E soprattutto afferma la correttezza dell’azione sindacale rispetto alla quale la nostra organizzazione non fa sconti a nessuno, nell’interesse dei lavoratori e soprattutto dei cittadini utenti del servizio Sanitario nazionale”. Conclude la nota sindacale del segretario generale della Uil-Fpl, Livio Andronico.
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15/06/2021