La domanda è “cui prodest”. A cosa servirà questa decisione di interrompere un comando in capo alla Polizia Municipale di Messina che era proficuamente affidato a Stefano Blasco che viene rispedito a Enna per affidarlo ancora provvisoriamente, in attesa di concorso, ad un altro. Senza nulla togliere al dottor Maurizio Cannavò, designato da voci di corridoio quale nuovo assegnatario, la domanda alla quale il Sindaco Basile non ha MAI DAVVERO RISPOSTO rimane sempre e comunque quella dell’incipit di questo articolo. CUI PRODEST? A chi serve? Il Corpo di Polizia Municipale, soprattutto in un momento in cui da un lato si è arrivati a parlare di “Messina violenta” e dall’altro si assiste ad una delle crisi di soddisfazione del personale dipendente del Comune, tra i quali gli agenti del Corpo, senza precedenti, perché si opta per togliere un punto di riferimento, leadership conquistata sul campo, per affidarla a chi dovrà acclimatarsi ed instaurare nuovi rapporti con gli operatori di un settore così complicato e delicato della vita messinese alla luce anche dei tanti cantieri aperti in città e con una viabilità in affanno? Ogni motivazione resa, fino ad oggi, dal Sindaco Basile rimane insufficiente.
Al Comandante Blasco, che ritorna senza appello, già da ieri, ad Enna il nostro augurio di poter ricevere la soddisfazione ed il rispetto che merita quale comandante che ha saputo ridare compattezza e dignità al Corpo di Polizia Municipale, e ciò dopo un evidente e lungo periodo oscuro.