Erano stati accusati inizialmente di omicidio colposo i due medici coinvolti nell’inchiesta che ha portato a processo ed alla condanna di Luigi De Domenico, definito l’untore, per aver contagiato volontariamente di AIDS la propria compagna, un’avvocatessa messinese di 45 anni, tacendole la malattia. La donna morì. I due sanitari, Arianna D’Angelo, ematologa e Aldo Molica Colella, reumatologo sono stati oggi assolti dai giudici del Tribunale di Messina. I due medici, difesi dagli avvocati Nicoletta Milicia e Andrea Pruiti Ciarello erano accusati di non aver diagnosticato la sindrome da HIV e di non aver prescritto una terapia adeguata. Le accuse sono cadute con la assoluzione dei due sanitari.
Luigi De Domenico il 13 ottobre scorso è stato condannato per la seconda volta a 22 anni in primo grado, visto che il processo è stato necessario celebrarlo nuovamente a causa di un vizio di forma: uno dei componenti della giuria, infatti, aveva superato la soglia di legge dei 65 anni.