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IL VIDEO – Gli aggressori di Giardina restano ai domiciliari. Centorrino già dal 2020 lamentava la “persecuzione” da parte del Commissario

- 03/11/2023
centorrino registratore di cassa

VIDEO DEL 30 APRILE 2020

Restano ai domiciliari i Centorrino, padre e figlio, a seguito dell’aggressione ai danni del Commissario Giardina avvenuta il 19 ottobre scorso a seguito di un controllo sfociato in un diverbio “burrascoso” tra gli arrestati, commercianti di frutta e verdura, ed il commissario Giovanni Giardina intervenuto nell’ambito di controlli relativi alla lotta all’ambulantato selvaggio.

La contestazione che il Commissario Giardina, nonché comandante della Polizia Metropolitana di Messina, mosse ai Centorrino era riferita al fatto che i due, secondo quanto previsto dalle norme sull’ambulantato, erano tenuti a spostarsi dopo un determinato lasso di tempo. I due si spostarono, effettivamente, ma dopo poco ritornarono ad occupare lo stesso posto con la reazione, secondo quanto riferito dai due, “eccessiva” del commissario che avrebbe fatto scendere dal mezzo Salvatore Centorrino, 39 anni, “strattonandolo” con la conseguente ed abnorme reazione del figlio, Umberto Carmelo Centorrino di 20 anni che avrebbe cominciato a colpire il commissario. Al figlio si aggiunse il padre che si era, nel frattempo armato di una tenaglia. L’aggressione fu talmente violenta che i due credettero di aver ucciso il commissario che rimase esanime sul marciapiede. Poi si costituirono.

Ma a margine della vicenda e del fatto criminoso si evidenziano oggi alcuni fatti, sui quali uno in particolare. E più precisamente la dichiarazione con la quale i due “giustificano” la reazione in ogni caso ingiustificabile: “Sono perseguitato da tempo dal Commissario Giardina” ha riferito Salvatore Centorrino.

Messina ambulanti multati e merce sequestrata

Un posto “maledetto”, in effetti, quello dell’intersezione tra la via La Farina e la via Salandra, dove già nel mese di aprile del 2020 era accaduto qualcosa di simile ma non connotato da gli elementi di violenza a cui si è assistito lo scorso 19 ottobre. In una operazione di Polizia Municipale, allora coordinata dal Commissario Daniele Lo Presti, oggi comandante della Polizia Locale a Taormina, e con la collaborazione del Commissario Giovanni Giardina, si procedette al sequestro della merce in vendita e del mezzo di proprietà sempre dello stesso Salvatore Centorrino.

Quest’ultimo in quella occasione rilasciò dichiarazioni in favore della nostra telecamera sottolineando la stessa frase: “Sono perseguitato dal commissario Giardina”. Inoltre, altropunto controverso, è quello relativo al fatto che lo stesso commissario Giardina il 19 ottobre avrebbe minacciato di sequestro del mezzo e della merce sempre il Salvatore Centorrino. Minaccia che potrebbe aver scatenato l’ingiustificata ed ingiustificabile violenza. Il minacciato sequestro sarebbe stata intesa dal Centorrino come ennesima “persecuzione”, visto che lo stesso Centorrino era stato controllato dai Carabinieri qualche giorno prima e nulla sarebbe stato rilevato se non problemi di tracciamento con piccole partite di merce (castagne). In una foto, infatti, il Centorrino esibisce il registratore di cassa, strumento in possesso di chi ha regolare licenza a vendere.

centorrino