Nulla da fare. E’ un atto che si sapeva fosse solo stato rimandato. Il Comandante della Polizia Municipale, l’apprezzatissimo Stefano Blasco, in comando a Messina da Enna, dovrà fare le valigie. Ormai è confermato quello che il 10 ottobre scorso avevamo anticipato: nella Polizia Municipale cambierà tutto.
Se questo da voci di corridoio ben informate, oggi è sempre più realtà, quel che non appare chiaro è il perché il Comune di Messina, che già faticherà a farsi approvare dalla Cosfel la stabilizzazione di 39 agenti attualmente in forza nel Corpo a tempo determinato, debba avventurarsi in un periodo di mancanza di comando della Polizia Municipale in un momento in cui viene attuata la “rivoluzione mondelliana” della viabilità e nel mentre che si va verso il Natale. Perché?
Non sarebbe stato più facile, anche per non lasciare il certo per l’incerto, come consiglia un sempre valido adagio, confermare in proroga fino a Gennaio escluso il Comandante Blasco e non sguarnire del comando un settore della sicurezza cittadina? Proprio ora che si parla di “Messina violenta”? E’ un contro senso. Così come non è chiaro a chi andrà l’interim del comando: a Puccio? Da escludere? A Giardina? Il commissario aggredito da chi sostanzialmente gliel’aveva giurata e che oggi, dai domiciliari, come già prima, parlano di “persecuzione” da parte del graduato?
Ed il concorso? Quanto tempo sarà necessario per prepararlo, farselo approvare dalla solita Cosfel, visto che siamo sotto la spada di Damocle di un piano di riequilibrio che somiglia più ad una messa alla prova, bandirlo e quanto per avene un esito ed un vincitore? Un nuovo comandante che dovrà poi, come è ovvio, acclimatarsi con la città e con la nuova funzione. Perché? Ricordiamo che Blasco arriva a Messina nell’immediatezza delle dimissioni di Cateno De Luca dalla carica di Sindaco. Viene così finalmente nominato un comandante dopo che il Corpo di Polizia Municipale per tutta la sindacatura, o quasi, di De Luca, dopo le dimissioni di protesta di Ferlisi, era rimasta senza comando e sostanzialmente nelle mani di Sindaco De Luca ed assessore, l’allora Musolino, oggi in rotta con il deputato e sindaco di Taormina.
Sono non chiare le parole rilasciate dal Sindaco Basile al giornale on line Tempostretto: “Con il comandante ho sempre avuto un ottimo rapporto ma la mia intenzione è di procedere con il concorso per la nomina di una guida stabile, almeno fino alla fine del mio mandato”.
Domanda al Sindaco Basile: perché se ha, come dice, “un buon rapporto” vuol cambiarlo con obbligatorie e delicate procedure e dispendio di tempo e di risorse per la città? Perché caricare il bilancio pubblico anche del costo di un concorso per coprire un incarico che TUTTI affermano è attualmente BEN RICOPERTO? A chi giova? Di certo non ai cittadini. Meno alla Polizia Municipale che per troppo tempo, prima di Blasco, ha vissuto nell’instabilità ed in un clima dei migliori. Insomma chi lo ha ordinato?
Basile continua poi con un’ammissione evidente di quanto abbiamo già evidenziato: “Una volta approvati i bilanci consuntivo e consolidato, ci vorrà il via libera della Cosfel, commissione del ministero dell’Interno, per far passare a tempo indeterminato i 39 (inizialmente 46 ma in sette hanno trovato un’altra soluzione lavorativa, n.d.r.). E, soprattutto, incassato questo parere sul piano delle stabilizzazioni, potremo indire a dicembre i concorsi per 100 nuovi agenti e per due nuove figure dirigenziali, compresa quella del comandante”. Insomma dopo i bilanci, per i quali è stato nominato un commissario ad acta, dopo la Cosfel, dopo il Ministero, dopo il parere… dopo… dopo… Eppure c’è chi oggi ha scritto che per Natale ci sarà sia il comandante che la stabilizzazione. Per il momento è stata necessaria “una implementazione economica di 121mila euro a carico dell’Ente da sommare ai residui dei fondi ministeriali”. Dopo la Cosfel, dopo il Ministero, dopo i bandi-forse… del doman non v’è certezza. L’unica che avevamo la mandiamo a casa.