
“Altro che disastro! Finalmente Messina è una città proiettata nel futuro. Una città con una sua credibilità e con dei risultati tangibili riconosciuti”. Si legge una leggera indignazione in quanto scrive il consigliere Francesco Cipolla in una nota stampa che sembra voler cancellare una sorta di “lesa maestà” nei confronti dell’amministrazione Basile da parte di chi ha una visione diversa di quanto avviene in città.
Lui respinge al mittente le accuse, ritenendole “polemiche inutili e strumentali”, e si compiace dei tanti cantieri di cui è cosparsa la città. Ed ha ben donde di compiacersi e giustamente. Cipolla, infatti, non ha interessi diretti in questi cantieri per i quali si compiace. Il cognato si. Giuseppe Smidile, serio imprenditore, con il quale spesso Cipolla si fotografa in cantieri e lavori stradali, infatti, è uno dei titolari di una delle ditte che hanno regolarmente in appalto i lavori che stanno imperversando in città e che, come dice lo stesso Cipolla in un post da lui pubblicato che lo ritrae accanto al fratello di sua moglie, “Sempre al servizio della città con tutti i disagi e le difficoltà del caso”. Nulla di male. In quanto la ditta che fa capo al cognato è regolarmente iscritta nella piattaforma governativa dove si procede alla selezione per gli appalti degli enti pubblici. Un’azienda primaria e di tutto rispetto.
C’è da chiedersi se l’Amministrazione comunale, nella persona del sindaco Basile e del vice sindaco Mondello sanno di questo innocente collegamento e se è da ritenersi opportuno.
“Chi ci critica per i cantieri ha evidentemente una visione miope – afferma Cipolla – Certo, i cantieri creano disagio, ma sono un “male necessario” per disegnare una mobilità moderna e sostenibile. Chi fa opposizione strumentale si è mai chiesto per esempio da quanto tempo non veniva asfaltato il viale Boccetta o la via La Farina?”. I cantieri però non dovrebbero mai essere un male come ammette lo stesso Cipolla. Per non esserlo basterebbe che fossero il frutto di una concertazione con chi poi i disagi li deve affrontare. Che si allieverebbero se le opere progettate fossero condivise con tutti i messinesi.
