“Scusi per Messina Social City?”. Se fosse vivo il grande Totò di certo potrebbe farci una delle sue incomparabili gag. Ma c’è poco da ridere visto che Messina Social City riveste una funzione delicatissima di assistenza alla cittadinanza in temi come quelli della disabilità, del disagio e degli anziani. Il problema, per molti utenti, è che non è assolutamente chiaro dove sia finita la sede. Se la vecchia sede in via delle Vettovaglie, non più in uso viste le demolizioni in atto dell’area ex silos e casa del marinaio, compare ancora sul sito della società comunale, basta guardare poco più in basso sul sito della MSC per rimanere confusi, in quanto l’indirizzo della sede è improvvisamente diventato quello del Comune di Messina.
E allora la sede “nuova” della Messina Social City corrisponde con quella del Palazzo Comunale? Affatto. La nuova sede si trova in via Felice Bisazza n°60. Proprio lì dove cominciò tutto. Ma è una sede “accessibile” ai portatori di disabilità o di ridotta mobilità? Non sembra sia così e per due motivi di cui uno contingente e che è momentaneo. Il primo: l’ingresso principale è “allietato” da ben 8 scalini e senza rampa di accesso assistito. Mentre l’ingresso posteriore, in via Borelli, anche se munito di servoscala, è composto da una strettoia di circa 90 centimetri che non permette il passaggio di una carrozzina di misura ordinaria. Inoltre, ed è il secondo motivo, insiste sul marciapiede antistante l’ingresso posteriore un vistoso cumulo di sabbia per lavori in corso. Insomma: la sede della Messina Social City, una volta “identificata”, non è accessibile come norma vorrebbe! Inoltre, perché non è finita qui, manca una segnaletica che indichi l’accesso che dovrebbe essere facilitato in via Borelli. Mancano parcheggi dedicati ai disabili.
Foto di Angela Rizzo