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“Assunzioni e stabilizzazioni”, per un Comune in sospeso tra bilancio consuntivo, un commissario ad acta e la Corte dei Conti. Ma anche le Europee

- 15/10/2023

Chi non lo sa è perché non si è voluto ben informare o perché ha semplicemente chiuso gli occhi per non vedere e per non voler sapere. Il Piano di Riequilibrio del Comune di Messina, quello per il quale “la Corte dei Conti ha detto si”, o perlomeno ha detto “ni”, è più una messa alla prova che un’assoluzione. E’ un elenco di impegni e di paletti a cui il Comune di Messina non può derogare e che verrà verificato ogni sei mesi. Inoltre, non depone certo bene per l’amministrazione Basile che il 4 ottobre scorso l’assessore regionale Messina abbia dovuto nominare anche per la città dello Stretto un commissario ad acta per l’approvazione del bilancio consuntivo del 2022. Un documento che l’amministrazione del “guardiano dei conti” non è arrivata in tempo ad esitare, nonostante le tante proroghe ottenute.

In questo scenario non certo roseo, tra inaugurazioni anche di una presa elettrica, viabilità schizofrenicamente simil-europea, e sagre cittadine, si apprende che il Sindaco Federico Basile abbia trovato il tempo di volare a Roma per “trovare la soluzione” per la dovuta, sottolineiamo, stabilizzazione dei 46 agenti di Polizia Municipale e addirittura per un bando di assunzione per oltre 100 nuovi agenti.

Insomma “la soluzione”, anzi l’autorizzazione della COSFEL e della Corte dei Conti, affinché sia possibile cambiare quella programmazione del fabbisogno del personale che, ricordiamo a chi lo ha dimenticato, l’ex sindaco De Luca e la sua amministrazione aveva deliberato senza prevedere alcuna assunzione. La stampa odierna che riporta la notizia evidenzia che, nonostante l’annuncio, anzi “il proclama”, le assunzioni ci saranno ma solo per i 46 agenti. Per i nuovi 100… forse, anzi no, ma si.. “certamente”.

Un tempo, ma ancora oggi lo si dice, quando una donna lascia intendere ma poi non intende, in dialetto “forbito” viene chiamata “profumiera”. Così in odor di elezioni e di consenso in drastico calo, quel che si sente è oggi il profumo di “nuove assunzioni”?