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LAVORATORI OSS COVID IRCCS PIEMONTE NEUROLESI: LA CISL PF FA APPELLO ALLE ISTITUZIONI. 

- 30/09/2023
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BICCHIERI “L’INTERVENTO DELLA REGIONE NON E’ PIU’ PROCRASTINABILE. NON POSSIAMO PERMETTERE CHE SI CONSUMI L’ENNESIMA POSSIBILE INGIUSTIZIA A DANNO DEI LAVORATORI”.

Messina 30 settembre 2023 – Si infiamma la vertenza degli OSS Covid Piemonte Neurolesi. Non si ferma infatti la battaglia della Cisl Fp che fa nuovamente appello alle istituzioni. “Occorre un intervento immediato dell’assessore regionale alla salute e di tutte le istituzioni per fermare quella che potrebbe risultare un’altra possibile ingiustizia ai danni dei lavoratori – spiega il segretario generale della Cisl Fp Messina Giovanna Bicchieri -Nell’ambito della P.A. si accede solo tramite concorso pubblico, l’unica deroga è rappresentata dalla stabilizzazione, che però deve essere effettuata con dei paletti ben precisi e dopo avere superato almeno una prova selettiva che abbia consentito di essere inseriti in una graduatoria come vincitori o idonei, ed essere reclutati dalla stessa. Non possiamo accettare che all’IRCCS Neurolesi Piemonte la legge venga interpretata diversamente! I lavoratori vanno certamente stabilizzati tutti ma secondo delle priorità ben definite dalla normativa di riferimento. E’ inaccettabile che a restare esclusi siano proprio coloro che provengono dalla graduatoria della stessa azienda e dell’Asp di Palermo, azienda capofila dell’emergenza CoVid, dalla cui graduatoria ha attinto l’IRCCS Neurolesi durante i primi picchi pandemici. Non possiamo accettare – ribadisce la Bicchieri – che questo avvenga nonostante le diverse indicazioni dell’assessorato regionale alla salute, che pure sarebbero arrivate, tanto da spingere il responsabile del procedimento, nonché direttore amministrativo, a chiedere al commissario straordinario di sospendere le procedure fino alla fine delle opportune verifiche, ivi compreso il riscontro presso le aziende di riferimento delle dichiarazioni rese dai candidati il cui termine non può essere fissato in sette giorni ma deve essere minimo di trenta e comunque fino alla certificazione delle singole posizioni. Verifiche che come Cisl Fp più volte abbiamo richiesto restando inascoltati, al punto che, non solo i contratti sono stati firmati, ma che domani avverrà anche la cristallizzazione dei rapporti di lavoro attraverso l’entrata in servizio del personale assunto. Cosa che ci vedrà costretti a ricorrere al Tar.  Per queste ragioni – conclude la Bicchieri – chiediamo aiuto all’assessore regionale alla salute, a tutte le istituzioni, alla magistratura inquirente, perché non permettano che si consumi una ulteriore possibile ingiustizia a danno dei lavoratori.”

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