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PD, “Svelato il bluff del Ponte sullo Stretto. Salvini “Interamente finanziato entro 2023. Tajani “No a promesse apocalittiche”

- 29/09/2023

“Ormai è chiaro a tutti: risorse economiche per la realizzazione della grande opera non ce ne saranno nel 2024 (in realtà, non ce ne sono mai state e mai ce ne saranno) e inizia a smontarsi, pezzo dopo pezzo, la propaganda leghista“. Lo scrive il Coordinamento Provinciale PD di Messina in una nota stampa.

“In vista della definizione della Legge di Bilancio – continua la nota del PD di Messina – la maggioranza di governo di centro destra (addirittura anche Forza Italia) ha dovuto mettere un freno alle tante promesse irrealizzabili di Salvini e tornare alla realtà: l’opera costa 15 miliardi e non 8; impossibile aprire i cantieri entro il 2024, al massimo si potrà avere il progetto esecutivo; se e quando partiranno, i cantieri dureranno 15 anni (se tutto va bene) e non 6.

Uno dietro l’altro, cominciano a cadere i dogmi della propaganda leghista verso un’opera da più parti ritenuta improbabile dal punto di vista tecnico, impossibile da sostenere sotto il profilo finanziario, e dannosa per l’ambientale.

Nel frattempo, però, la Stretto di Messina continua le proprie attività, liquidando compensi da capogiro e affidando consulenze, mentre questa estate si manifestava sotto gli occhi di tutto il mondo tutta la fragilità e l’insufficienza dell’intera rete infrastrutturale della Sicilia.

Data ormai per scontata l’irrealizzabilità dell’opera, la questione politica centrale è: fino a che punto si consentirà a Salvini di proseguire con la sua propaganda? Davvero questo Governo butterà al vento un miliardo e mezzo di euro solo per consentire a Salvini di salvare la faccia, e far partire un cantiere “simbolo” in vista delle elezioni europee? Fino a che punto si prenderanno ancora in giro i messinesi sulla questione Ponte?

Il rischio, se non la certezza, che anche a Messina venga realizzata qualche incompiuta come la c.d. variante di Cannitello è altissimo, sprecando così, nuovamente, risorse pubbliche e devastando una città, che, invece, deve iniziare finalmente ad immaginare una seria alternativa di sviluppo sostenibile che prescinda da opere faraoniche e irrealizzabili.

Ecco perché come Partito Democratico riteniamo che quel miliardo e mezzo – se realmente disponibile – venga investito in quelle opere infrastrutturali realizzabili e davvero utili per tutta la Sicilia e la Calabria, e per la messa in sicurezza dei nostri territori, dal punto di vista idrogeologico e sismico.

Chiediamo, pertanto, al Sindaco Basile di smetterla di inseguire la chimera del Ponte sullo Stretto e di fare valere in tutte le sedi nazionali e regionali, le prerogative di una città che continua ad essere utilizzata, né più e né meno, come merce di scambio per i giochi di potere del centro destra e che, dietro il costante ricatto del Ponte, ha visto progressivamente peggiorare le proprie condizioni infrastrutturali ed economiche”.

Il Ministro Salvini però proprio ieri si è espresso come segue: “Il Ponte sullo Stretto verrà interamente finanziato entro il 2023“. Lo ha assicurato il ministro delle Infrastrutture e Trasporti . L’idea, ribadisce il vicepremier, è quella di aprire i cantieri entro l’estate del 2024. Scetticismo del ministro Tajani: “Ai cittadini non bisogna fare promesse apocalittiche“.

Il vice presidente di Forza Italia, Antonio Tajami
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