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Dopo le indennità di Sindaco, giunta e presidenza adesso anche consiglieri verso aumento. Un costo “ribaltato” sul Comune e sui cittadini

- 27/09/2023

E’ già successo a Palermo nel mese di agosto. Sindaco, giunta e Presidenza del Consiglio Comunale ed anche consiglieri e presidenti di quartiere hanno deliberato l’aumento delle PROPRIE spettanze. E non di poco. Come a Palermo anche a Messina, e ben prima di molti altri comuni siciliani, per Sindaco, giunta e Presidenza le indennità, in forza del recepimento della norma del 25 maggio del 2022, sono aumentate pressocché raddoppiando. Circa 13 mila euro per il sindaco, 10.350 per il vice sindaco, quasi 9.000 euro al mese per gli assessori e presidente del Consiglio Comunale.

E adesso è il turno dei consiglieri comunali di Messina con i gettoni di presenza che arriveranno fino a 180 euro ciascuno. La nuova norma, infatti, prevede, per i comuni delle regioni a statuto ordinario, e di quelle come la Sicilia per recepimento della norma, che l’indennità del sindaco sia parametrata a quella del presidente di regione, in proporzione al numero di residenti ma anche alle funzioni ricoperte dal comune. Ovvero se si tratta di città metropolitane, capoluoghi di regione o di provincia.

E’ un fatto ineluttabile, accadrà anche se per il momento si tiene conto solo di voci, che addirittura ipotizzano che l’aumento ai consiglieri sarebbe stato legato o susseguente all’approvazione del doppio incarico a Puccio. Insomma tutto aumenta, dai prezzi degli alimentari, delle bollette e dei carburanti, fino alle indennità della politica. Una vicenda questa degli aumenti che fa indignare non poco i cittadini e che oggi, con l’allineamento anche del Consiglio Comunale, non c’è alcuna speranza di opposizione. Ma il peggio è che la Regione si fa carico solo in parte di questi aumenti, mentre la quasi totalità rimane in capo ai Comuni, ovvero a carico dei cittadini.