Al Comune di Messina il Bilancio consuntivo del 2022 non è pronto. Questa la cronaca di una mancanza, come accade, purtroppo in altri comuni, dove arriva il commissario ad acta. Così anche a Messina è arrivato Domenico Mastrolembo Ventura, funzionario ispettivo del Dipartimento regionale delle Autonomie Locali con il compito di portare all’approvazione l’importante documento contabile.
Nel frattempo siamo in prossimità di ottobre 2023 e se il consuntivo dell’esercizio dell’anno scorso non è stato ancora completato e deve essere ancora presentato in consiglio è una mancanza, una nota di demerito sulla pagella del sindaco Basile e della sua Giunta. Il Sindaco di Messina questo non ama doverlo ammettere e ricorda, con evidente appresa sagacia oratoria politica, che “c’è stato da preparare il lavoro da presentare alla Corte dei Conti per il Piano di Riequilibrio“, e poi c’è stato “tanto altro lavoro da fare“, per il quale “siamo stati bravi, come gli anni passati che abbiamo presentato i bilanci secondo le scadenze“.
Insomma, come su una bilancia, Basile, in un’intervista a TCF ha posto sul piatto opposto a ciò che in concreto manca, ovvero il consuntivo dell’anno passato, obiettivi raggiunti “di peso”, al fine di controbilanciare fino ad annullare il fatto che ancora ad oggi il Comune di Messina il consuntivo non ce l’ha e non è neanche pronto da presentare e, perché venga esitato ha dovuto subire la nomina di un commissario ad acta, come i Comuni meno virtuosi che hanno bisogno della “spinta” della Regione. Di certo non è vergogna, ma, se accade, e può accadere, l’invio di un commissario “è un atto dovuto”, come ha detto lo stesso Sindaco di Messina. E bastava dire questo.