Non si poteva non nominarla oggi Carlotta Previti, il vero “deus ex machina” che con la capacità indiscussa di interceptor di fondi europei ed, in questo caso, grazie ai fondi del Pon-Metro, è stata data la possibilità di iniziare quello che erano parole sulla carta, un sogno per Messina, se non fosse solo per la demolizione di un’area che era divenuta centrale del degrado in città. All’appuntamento di oggi c’erano tutti tranne lei, la donna dei finanziamenti pubblici, la Previti appunto. C’erano, nell’ordine, come recita il comunicato stampa del Comune: il sindaco Federico Basile, il vicesindaco Salvatore Mondello; gli Assessori; il direttore generale Salvo Puccio; i Presidenti delle Partecipate comunali; e i rappresentanti della ditta aggiudicataria dell’appalto, il Consorzio Stabile Real Italy Scarl, di Vicenza. E c’era anche il sindaco di Taormina, Cateno De Luca, a cui si deve l’inizio progettuale dell’I-HUB dello Stretto, che ha osservato “con occhi vigili” il primo colpo di piccone “vibrato” dal sindaco di Messina Federico Basile.
Il compendio immobiliare da abbattere è quello che comprende le tre costruzioni ex Magazzini Generali, Silos Granai e Mercato Ittico, interventi che gettano le fondamenta per la nascita dell’I-Hub.
L’azione concreta che ha visto protagonista Carlotta Previti, allora parte integrante dell’amministrazione De Luca a Messina, parte nel 2020, con l’ottenimento di 74 milioni 767 mila euro per integrare i finanziamenti destinati a Innovation Hub dall’Agenzia nazionale di Coesione e che li assegna all’Organismo Intermedio di Messina , a seguito della presentazione da parte del Comune di Messina di un piano di investimenti straordinario sulle risorse del Recovery Fund, in convenzione con l’Università degli Studi di Messina per la co-progettazione.
Basile ha detto: queste sono “Le basi gettate per la creazione di un Parco scientifico che sorgerà su queste macerie” e che rappresentano “la continuità di quanto programmato dall’Amministrazione De Luca – prosegue Basile – che nella visione strategica di rilancio e sviluppo di Messina, che mi ha visto Direttore generale, e oggi Sindaco unitamente alla mia Giunta, al direttore Generale Salvo Puccio e alle Partecipate, stiamo raccogliendo i primi frutti di una programmazione a lungo termine rivolta ad offrire, secondo le finalità dell’I-Hub, struttura in sintonia con l’Università, un alto grado di innovatività tecnologica per la sperimentazione e l’applicazione di soluzioni intelligenti per la gestione dei servizi urbani e delle imprese del territorio”.
La speranza è che Messina rivesta prima possibile “un ruolo primario nella promozione della digitalizzazione, in quanto la nostra centralità nel cuore del Mediterraneo deve trovare riscontro non solo attraverso la promozione di iniziative ad ampio spettro di ambiti tematici, ma anche ad un programma oculato e lungimirante di interventi che proiettino in maniera sempre più rapida e concreta la nostra Città verso una transizione digitale tangibile”. E che, soprattutto, si creino opportunità di lavoro per tante risorse giovani messinesi che possano così, finalmente, scegliere di non abbandonare la città. Un presupposto, un sogno, una promessa importante e gravosa.
“L’avvio degli odierni lavori – ha detto infine il vicesindaco Mondello – mi ha visto coinvolto già con l’Amministrazione De Luca nel seguire le varie fasi della programmazione nella qualità anche di Assessore ai Lavori pubblici. Oggi siamo visibilmente soddisfatti per lo step raggiunto e consapevoli che laddove insistono il Mercato Ittico, gli ex Silos Granai e i Magazzini Generali sorgeranno edifici nel rispetto dell’efficienza energetica e secondo principi green and innovation. Il nostro obiettivo è di rendere questa nuova realtà il centro pulsante della Città dove tutti possono recarsi per lavoro, studio o soltanto incontrarsi e non da meno collegato con i servizi di trasporto pubblico locale e quelli interregionali”. E per Messina ce lo auguriamo proprio.