Le storie drammatiche di 45 omosessuali catanesi, inviati al confino dal fascismo, vengono ripercorse con un libro fotografico, una mostra e una rappresentazione teatrale a Cefalù.
L’iniziativa sarà ospitata il 16 settembre dal ristorante “La Galleria” dove già due anni fa venne aperta una mostra di Luana Rigolli.
La stessa Rigolli firma ora il libro nel quale vengono raccontate le vicende dei 45 gay inviati nel 1939 in un’isoletta delle Tremiti. Con l’autrice dialogherà Giuseppe Provenza mentre la storia di tutti i pregiudizi sarà recitata dall’attore Vincenzo Crivello e contemporaneamente disegnata dall’artista Pupi Fuschi. La serata sarà infine animata dai pupi di Angelo Sicilia.
I 45 omosessuali furono arrestati e confinati per ordine del questore Alfonso Molina. Erano uomini tra i 18 e i 54 anni accusati di reati contro il buoncostume e l’integrità della razza. A Catania gli omosessuali venivano (e vengono) chiamati con un termine spregiativo, “arrusi”, che ora dà il titolo alla mostra.
Con lo scoppio della guerra, nel 1940, furono rimandati tutti a casa e il confino commutato in un’ammonizione della durata di due anni.
Il libro fotografico è stato pubblicato prima su National Geographic Olanda e sulla rivista tedesca Mare. Le foto sono state poi esposte in versione ridotta in alcune città italiane e all’estero a partire dal 2020. Le immagini riproducono i luoghi dei confinati, le loro schede biografiche, i documenti riguardanti l’arresto, le umilianti visite mediche e le richieste di grazia al Duce.