“I Comuni hanno un ruolo centrale e fondamentale nella riuscita del Pnnr, che rappresenta un’opportunità incredibile per il nostro Paese.
Basta analizzare alcuni dati: fino al 31 maggio 2023 sono stati assegnati al sistema dei Comuni circa 36,3 miliardi di euro quindi il 91% della dotazione finanziaria prevista.
Il 40% è destinato alla rivoluzione verde e alla transizione ecologica, il 31% per la coesione e l’inclusione, il 20% per l’istruzione e la ricerca, il 9% per digitalizzazione e innovazione. Un altro dato importante riguarda le gare bandite con risorse Pnnr e Pnc fino a giugno 2023 che sono state 102 mila delle quali il 51% a titolarità comunale”. A dirlo Gilda Siniscalchi capo di gabinetto del ministro per gli Affari europei ed il Sud e le Politiche di coesione ed il Pnrr partecipando ad un convegno a Villa Ida a Messina su “I Comuni come leva di sviluppo attraverso il Pnrr”.
L’evento e’ stato organizzato da Quater srls, azienda che si occupa di formazione ed assistenza tecnica ai Comuni interessati dagli investimenti del Pnrr, e ha visto la partecipazione di numerosi sindaci tra i quali Federico Basile Sindaco di Messina in rappresentanza dell’Anci, Cateno De Luca Sindaco di Taormina e deputato regionale, Antonio Stroscio Sindaco di Floresta, e anche del deputato nazionale di Fi Tommaso Calderone e della la senatrice di Sud chiama Nord Dafne Musolino, di Antonella Merola dell’Igpnrr Gestione operazioni finanziarie Pnrr – Mef, Bianca Maria Volpe dell’Ispettorato Generale per il Pnrr – Mef, Francesco Verbaro Presidente di Formatemp e Piero David Senior Advisor Sviluppo Locale, Maristella Ridolfo presidente di Quaters.
‘Il Piano nazionale di ripresa e resilienza – prosegue Siniscalchi – ha difatti riconosciuto per la maggior parte i Comuni come soggetti attuatori: anche se e’ una sfida che vede collaborare tutti i livelli di governo. Esiste una cabina di regia presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, e ne fanno parte le amministrazioni centrali, i rappresentanti delle Regioni dei Comuni per capire quali sono le criticita’ a livello strategico e questo ha poi portato ad un revisione del Piano riconoscendo alla Presidenza del consiglio un ruolo strategico ed un’interlocuzione privilegiata con la Commissione Europea per il Pnrr e valorizzando il ruolo del Ministero dell’Economia e delle finanze in questo piano’.