Casello autostradale di Villafranca che lo è solo per nome visto che l’uscita si trova nel territorio di Ortoliuzzo, nel Comune di Messina. Una frode? Potrebbe averne tutte le caratteristiche perché se un’azienda scrivesse su una confezione di un prodotto una descrizione diversa dal suo contenuto si troverebbe ad aver a che fare con denunce, sequestri e ammende. Ed invece il CAS continua ad incassare oggi 1 euro e 20 centesimi in modo imperterrito. E’ il succo di quanto si è detto, si è scritto, si è denunciato negli anni su quel pedaggio infinito “giustificato” dalla scritta “Villafranca” e che nessuno è rimasto a far abolire, nonostante gli annunci di rimborsi agli utenti da parte della Regione che invece sembra non volerne sapere di eliminarlo. Un balzello iniziato per recuperare i costi della realizzazione della barriera autostradale all’epoca. Una provvisorietà diventata regolarità, come spesso succede in Italia. Mario Biancuzzo, ex consigliere comunale della VI Municipalità le ha provate tutte: proteste, sit-in, raccolte firme. Ma tutto è caduto nel nulla. Ed oggi ci riprova. Ecco infatti la nuova raccolta firme: oltre 4mila per chiedere al Presidente dell’ARS, Galvagno, di inserire in discussione al Parlamento regionale la soppressione del pedaggio. La raccolta è iniziata il 23 giugno ed è ancora in corso. Per aderire: mario.biancuzzo@pec.it
