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Risanamento, “Mai più bare” ed invece ci risiamo. “Morta Angela come Santina Parisi, senza la casa a cui aveva diritto”

- 25/07/2023

Lettera dell’avvocato Annalisa Giacobbe

Spett.le Redazione,
la presente per segnalare ancora una volta purtroppo quanto segue.
Come noto a Gennaio ci siamo lasciati con l’ingiusto decesso della sig.ra Santina Parisi, immunodepressa che da anni attendeva un alloggio di ERP richiesto a più riprese con molteplici istanze e da ultimo con ben due giudizi, introitati a mezzo del sottoscritto procuratore, uno dinnanzi al T.A.R. ed un altro dinnanzi al C.G.A. la cui ultima udienza si è celebrata in data 10.5.2023 ma siamo ancora in attesa della pubblicazione della sentenza definitiva.

Orbene, la sig.ra Santina Parisi non è arrivata in tempo per avere un alloggio e non ha potuta neppure dare l’ultimo saluto alla propria casetta/baracca che per tanto tempo l’aveva ospitata perchè il feretro non entrava per i cunicoli stretti dell via Cuore di Gesù ove insisteva la sua baracca.
In quella circostanza la stampa si è mostrata molto sensibile all’evento e da qualche parte era risuonata la frase: “Mai più bare!”.
Bene, purtroppo non è stato così, la stessa sorte è toccata alla sig.ra Angela Furone, moglie del sig. D’Angelo Carmelo, allettata ormai da anni, anch’essa ha avanzato diverse istanze di assegnazione in deroga di alloggio ERP ed anch’essa mio tramite aveva introitato lo stesso giudizio al tar ed al C.G.A. in attesa di definizione.
La sig.ra Furone era allettata da anni e a più riprese, anche per il tramite dei servizi sociali che l’avevano in carico, abbiamo fatto presente l’urgenza di assegnarle un alloggio perchè la stessa potesse vivere una vita dignitosa e potesse godere delle cure riabilitative necessarie impossibili da praticare in una casetta dove muoversi per corridoi stretti costituisce una vera e propria barriera architettonica.
Avevamo fatto presente che la casetta per la signora era diventata una vera e propria prigione dalla quale per ovvie ragioni le era impossibile uscire.
Insomma anche la sig.ra Furone, suo malgrado, non ha potuto godere di un alloggio degno di tal nome, deceduta il 18 luglio scorso, anche per lei, come per la sig.ra Parisi, l’ultimo saluto è stato dato in strada nella disperazione dei parenti ed amici che non comprendono la stasi e le lentezze dell’amministrazione comunale che sembra sorda alle necessità dei più fragili, mettendo in campo delle tempistiche che non collimano con lo stato di salute grave in cui versano tantissime famiglie baraccate della città.
Sono certa che anche tale vicenda incontrerà la vostra sensibilità perchè davvero nella città non vi siano più bare!

Avv. Annalisa Giacobbe