“Come ho avuto modo di dire in altra intervista, il Comitato ‘Centro Storico’ di cui sono presidente non è contro la movida o contro la musica, ma siamo per il rispetto della legge”, lo dice Anthony Greco, imprenditore e presidente del Comitato cittadino “Centro Storico” che raggruppa un numerosissimo gruppo di residenti non solo del centro cittadino ma anche della Riviera Nord. “Molti cittadini della Riviera di Messina Nord chiedono a me di intervenire e, peraltro, si sono iscritti al nostro Comitato, perché non ce la fanno più: la Riviera è invivibile. Servono regole chiare e non certo 3 ordinanze nel giro di pochi mesi. Il Sindaco non poteva farne solo una e fatta bene? Che si sia riusciti a produrre 3 ordinanze comunali da marzo ad oggi e l’ultima rimodulata solo dopo che è stato reso pubblico il nostro ricorso al TAR che impugnava la penultima ordinanza. Un aggiustamento di tiro che non solo non ci soddisfa ma che fa sorgere anche sospetti. Soprattutto alla luce del fatto che ogni ordinanza è stata redatta dopo incontri e tavoli tecnici ai quali hanno partecipato solo coloro che devono rispettarle. Non certo i cittadini, i residenti che devono essere tutelati dall’ordinanza che dovrebbe regolare la musica e lo svolgimento di attività musicali nei locali che, ricordo, possono essere solo di sottofondo musicale, di allietamento e non certo musica danzante a tutto volume. E comunque entro l’orario previsto dalle norme nazionali. Ribadisco, il Sindaco di Messina NON è il Parlamento e non può promulgare ordinanze contro legge”. Di qui il nuovo ricorso al TAR che tende ad impugnare l’ultima ordinanza che prevede orari non in linea dalle disposizioni nazionali. “Se si prevedono deroghe alla normativa nazionale con un’ordinanza comunale, quell’ordinanza è fuori legge” conferma Greco.
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