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Condannato aggressore studentessa messinese in residenza universitaria a Torino

- 13/07/2023
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E’ stato condannato a sei anni ed otto mesi di carcere il 17enne che nella notte del 30 ottobre dello scorso anno aggredì e violentò una studentessa universitaria messinese all’interno della residenza universitaria ‘Paolo Borsellino’ di Torino, il Campus gestito dall’Edisu, a due passi dal Politecnico.

Stava gironzolando in piena notte nelle vicinanze della residenza universitaria di Torino, raccogliendo mozziconi di sigaretta per terra, quando è stato fermato da una volante della polizia. Il ragazzo, italiano di origini straniere, quando è stato fermato nella notte tra il 30 ed il 31 ottobre del 2022 , indossava gli stessi jeans strappati che aveva la notte dell’aggressione, descritti dalla vittima e immortalati nei frame dei fotogrammi estratti dai filmati degli apparati di video sorveglianza acquisiti ed esaminati dagli investigatori. Immagini che erano state distribuite agli agenti che controllavano il territorio.

Il 17enne, con alle spalle dei precedenti per piccoli reati, non ha avuto nessuna reazione: non ha risposto alle domande agli agenti e non ha chiesto spiegazioni. Non è residente in città e spesso non dormiva a casa sua, dove abita con la famiglia. Determinante per identificare l’aggressore il Dna, raccolto da tracce biologiche lasciate nel luogo della violenza e rintracciate dai medici quando la ragazza si è presentata in ospedale, che corrisponde a quello del 17enne. Poi una catenina rotta ritrovata dagli investigatori della Squadra Mobile di Torino, diretta da Luigi Mitola, che era stata descritta dalla 23enne e che probabilmente era stata spezzata mentre lei si difendeva.

Il 17enne si trova in carcere ed il Tribunale dei Minorenni di Torino ha praticamente accolto le richieste del PM Emma Avezzù.

La giovane vittima è stata assistita dall’avvocato Silvia Lorenzino.