
“Attendo dal marzo 2023 la relazione della presidente Asquini. Sulle graduatorie avremmo voluto avere risposte. In generale, abbiamo una società che ha stabilizzato circa 570 persone dalle cooperative. Ma il nodo critico è come si arriva ai 23 milioni: il bilancio è poco chiaro. Lo chiedo ai revisori dei conti. Presumo che questa somma venga da fondi extra bilancio”. Lo ha dichiarato il consigliere comunale PD Felice Calabrò.
Il bilancio di Messina Social City è “poco chiaro” ed è il motivo per il quale il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Dario Carbone nella seduta di ieri aveva posto la pregiudiziale circa la discussione e l’eventuale approvazione del bilancio. Gli fa eco Felice Calabrò che ponte pesanti dubbi sulla chiarezza del documento contabile.
Il punto oscuro è sempre quello delle graduatorie per la selezione di personale e la compartecipazione e Calabrò precisa: “Le aspettative di carattere occupazionale, che si creano sulla scorta di fondi extra bilancio, quindi non costanti e strutturali, rimarrano anche se i fondi verranno meno. I circa undici milioni di fondi extra bilancio sono previsti nel bilancio? C’è un aumento di sei milioni, il che vuol dire che stiamo dando più servizi. Si tratta di servizi importanti, ma siamo un ente in predissesto, e che, come tale, occorre recuperare dal pubblico il 36 per cento del totale. Dal bilancio di Social City vedo zero come compartecipazione da parte di chi utilizza i nostri servizi”.