I residenti delle vie del centro città sono più che indignati ed infastiditi. Senz’acqua da due giorni, gli abitanti della zona interessata dall’inquinamento da gasolio, si chiedono perché non sono stati informati prima della situazione e perché non si è provveduto a disporre il divieto di utilizzo nell’immediatezza. Le segnalazioni sarebbero arrivate ad AMAM già da giovedì scorso ma la comunicazione alla cittadinanza è arrivata da Amam, anche per il tramite del consigliere della IV municipalità, Renato Coletta, solo ieri. Ma l’ordinanza del sindaco Basile arriva oggi a ben 6 giorni dall’allarme lanciato da alcuni residenti che avevano avvertito l’inconfondibile odore dell’inquinamento. Il divieto, quindi, ufficialmente arriva solo oggi dall’amministrazione comunale, forse troppo impegnata nella “conurbazione” tra Messina e Taormina, distratta da troppe celebrazioni religiose, da eventi culinari e da un Consiglio Comunale in bilico che probabilmente potrebbe dover rivotare il Piano di Riequilibrio se la presidenza di Pergolizzi si dovesse rivelare non legittima.
Intanto il 7 luglio sta arrivando e la Corte dei Conti attende il sindaco Basile che ieri ha rilasciato un’intervista al Quotidiano di Sicilia di Tregua in un video che somiglia molto ad un esame universitario.