VIDEO – La beffa di via Adolfo Celi. Stalli parcheggio disegnati e cancellati. Larghezza minima maggiore proprio dove non si può parcheggiare

Come funziona? Se lo chiedono tutti i residenti di via Adolfo Celi che sono passati dal sospiro di sollievo che aveva donato loro l’applicazione, finalmente, di un’ordinanza che era ferma, inspiegabilmente da SEI mesi, tenuta in un cassetto, e che si era materializzata con gli operatori che avevano disegnato le linee di parcheggio in una delle zone più vessate della città di Messina dai carri rimotori di ATM.

FINALMENTE! POI LA BEFFA E LA LARGHEZZA MINIMA

“Finalmente, hanno pensato i residenti, si parcheggia sicuri che la propria auto non verrà portata via dal carro attrezzi e che una famiglia, magari mono reddito, sia costretta a sborsare fino a 160 euro, più la multa, per aver sostato in un lato di carreggiata di una arteria cittadina che non è più Strada Statale ma che è via da oltre un anno“.

E invece no. Improvvisamente, la stessa squadra che aveva disegnato le strisce bianche di parcheggio è tornata in fretta e furia A CANCELLARLE. La TV locale (ma probabilmente senza accertarsi di come stanno le cose?) ha dato la versione dell’Amministrazione: “i parcheggi sono stati cancellati laddove la carreggiata non soddisfa la larghezza minima…”.

La larghezza minima di una carreggiata che possa consentire i parcheggi è di 4.5/5 metri. “L’attuale normativa di sicurezza (art. 3.6.3. del dm 1/2/1986) prescrive una larghezza minima della corsia di 4,50 m e di 5,00 m nei tratti antistanti ai box o i posti auto ortogonali alla corsia“.

Ma la strada in esame HA LA STESSA DIMENSIONE IN TUTTI I PUNTI. Non si può dire lo stesso per il marciapiede che è inferiore alla larghezza minima di sicurezza prevista.

ABBIAMO MISURATO LA CARREGGIATA IN PIU’ PUNTI

E’ davvero insufficiente laddove sono state cancellati i parcheggi appena nati e già alienati? Non è così. Perché abbiamo misurato la dimensione della carreggiata in varie intersezioni e specialmente dove sono stati lasciati gli stalli di parcheggio. A proposito di questi: sono solo QUATTRO per CENTO famiglie che risiedono nei due condomini prospicienti il punto in questione che si trova davanti l’AGIP 24ore.

Ma torniamo alle dimensioni: la carreggiata dove sono stati consentiti i QUATTRO parcheggi QUATTRO è larga 5 metri scarsi. Invece la carreggiata dove è stato improvvisamente inibito il parcheggio, fronte Agip e fino all’inizio della curva, è larga… SEI METRI. Pertanto l’impressione è che sia stata applicata una ordinanza rimodulata a misura di ALTRE ESIGENZE che poco hanno a che fare con la dimensione, che è più ampia rispetto alla zona parcheggio consentita, e che l’Amministrazione abbia quasi voluto prendersi gioco dei residenti.

COME FUNZIONA? E A CHI GIOVA? ANSIA DA PUNTUALITA’ ?

Come funziona? Si chiedono gli abitanti soprattutto dei due condomini di oltre 100 famiglie? Cosa bisogna fare per aver riconosciuto un diritto anche se potrebbe andare “a scapito” (ma è abbondantemente provato il contrario) dei bus che transitano in questa strada e che hanno delle vere e propri piste di atterraggio per fare la sosta?

E LE STRISCE PEDONALI? DIMENTICATE

Ed in ultimo: visto che la squadra addetta alla segnaletica orizzontale è venuta due volte in via Adolfo Celi, non era il caso che rifacesse LE STRISCE PEDONALI che sono completamente cancellate? Nonostante i morti, vittime della strada, che si sono contati in questo punto della via Adolfo Celi, evidentemente le strisce pedonali non rallentano gli autobus…

Ovviamente chiederemo chiarimenti all’assessore Salvatore Mondello al quale la prima cosa che vorremmo chiedere è: quando è stato fatto il progetto di cui la planimetria mostrata in centro articolo, non sono state fatte le misurazioni? E non si è visto SUBITO che le dimensioni della carreggiata non erano come oggi risulterebbero, non adeguate? Cosa è cambiato nel frattempo?