Si terrà giovedì 25 maggio 2023 alle ore 17 la terza lezione del Seminario di Etnoantropologia promosso da BCsicilia, Anse e Università Popolare. Il titolo dell’incontro, che vedrà come relatore Claudio Paterna, ha per titolo “Le feste popolari in Sicilia”.
Presentazione a cura di Alfonso Lo Cascio, Presidente regionale BCsicilia. La lezione si terrà presso la Sede Ares in via Gaetano Donizetti, 14 (accanto al Teatro Massimo) a Palermo. Le ulteriori lezioni affronteranno i seguenti argomenti: Pupi, carretti, dolci e gastronomia; Eredità Immateriali in Sicilia; Artigianato ed Eredità Materiali; Tradizioni popolari tra presente e futuro. Al seminario si alterneranno come relatori gli etnoantropologi Claudio Paterna e Carlo Di Franco. Sara possibile seguire le lezioni anche online. Domenica 28 maggio si terrà la prima visita guidata, prevista all’interno del seminario, a Mistretta e Santo Stefano. La seconda è prevista domenica 11 giugno a Trapani e Salemi.
Alla fine del Seminario verrà rilasciato un attestato di partecipazione. Per informazioni e prenotazioni: Tel. 346.8241076 – Email: provinciapalermo@bcsicilia.it.
Durante l’incontro verranno presentate le diverse feste popolari e religiose in Sicilia con riferimento al calendario annuale, da Capodanno a Natale, passando per le ricorrenze più importanti nell’isola durante l’Epifania, il carnevale, Sant’Agata, san Giuseppe, la Settimana Santa, le feste di maggio, san Giovanni e San Pietro, il festino, le feste patronali d’agosto e settembre, la Madonna del Rosario, l’Immacolata.
La relazione verrà arricchita con immagini significative delle feste, sottolineando la metodologia di catalogazione usata dal REIS, dal CRICD,e dai ricercatori del CNR. Delle feste si parlerà anche in un ambito meno noto quale la preparazione delle stesse: i cori, i figuranti le musiche, i carri, gli artefatti cerimoniali, l’illuminazione, i giochi d’artificio, tenuto conto che oltre le feste periodiche ci sono quelle mobili che variano di data ogni anno: esse si ispirano ai vari cicli della natura e al mondo agricolo sebbene al giorno d’oggi abbia preso il sopravvento la rappresentazione identitaria locale e il Turismo, lasciando poco spazio all’evento essenzialmente religioso.
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