Antonio Currò è forse l’ultima persona alla quale poteva accadere un fatto inaccettabile come quello accaduto nella notte del 18 maggio. Anche perché colpisce l’impegno che va oltre la valenza politica, mortificando quello sociale che da sempre Antonio porta avanti nell’ambito dell’emergenza abitativa e non solo.
Un padre di famiglia che già per lavoro assiste i fragili e che di certo non fa parte di organizzazioni abituate a gestire fondi, sovvenzioni e contributi.
L’incendio della sua auto, quella di famiglia, che di certo Antonio Currò non potrà ricomprarsi con facilità, non è solo inaccettabile, al momento, oltre ad essere enorme, è anche inspiegabile. Perché una persona come Antonio, che dedica la propria vita ad aiutare gli altri, è stato obiettivo di un incendio doloso? Lo chiariranno di certo le autorità competenti ed allora dalla chiarezza si scoprirà quale dinamica perversa ha innescato questa ingiustizia. Questa enormità. Un gesto che ha scatenato uninimamente la condanna e la solidarietà, a cominciare dall’Unione Inquilini che ha rilasciato una nota di ferma condanna. Ad Antonio la nostra più sincera e sentita solidarietà.
La nota:
“Ieri nella notte del 18 maggio il Compagno Antonio Currò, dirigente dell’Unione Inquilini Messina e membro della segreteria nazionale, è stato vittima di un atto ritorsivo di origine dolosa. Intorno alle 2 di notte la sua automobile, parcheggiata vicino la sua abitazione è stata incendiata, coinvolgendo nel rogo l’autovettura parcheggiata di fronte e lambendo le mura esterne del palazzo dove dimora.
La gravità di questo attacco non risiede solo nell’aver colpito una persona di spicco del mondo sindacale cittadino, che di per sé costituisce un vero e proprio attentato alla vita democratica della città, ma sta nel fatto che si va a ledere economicamente un lavoratore e ‘padre di famiglia’ che, pur non disponendo di enormi risorse, svolge con estrema professionalità e umanità un servizio a titolo totalmente volontario.
La natura dolosa di questo atto inaccettabile non è solo una congettura, ma emerge dalle rilevazioni dei Vigili del Fuoco intervenuti tempestivamente per estinguere l’incendio. Esprimiamo solidarietà al nostro Compagno, sconvolti da questo attacco che colpisce tutto il Sindacato e tutta la comunità di Inquilini e attivisti che hanno sempre lottato al suo fianco. Sappiamo bene che il nostro lavoro a tutela del diritto a una vita dignitosa possa turbare gli interessi di chi sulla speculazione edilizia ha costruito imperi economici, ma mai ci saremmo aspettati che potessimo ritrovarci vittime di certi attacchi vili e spregiudicati.
Chiaramente non possiamo avere idee precise su chi possa essere il mandante di questo attentato, ma è chiaro che l’intento è quello di intimorire e rallentare il lavoro di un’Organizzazione Sindacale che è sempre stata in prima linea nelle lotte, si è saputa imporre al centro del dibattito cittadino sul diritto all’abitare, che nel corso degli anni ha ottenuto risultati concreti e gode di un’importante legittimità.
Proprio per questo, consci di chi siamo e del nostro ruolo, non intendiamo fare un passo indietro ne cedere minimamente ad alcun tipo di minaccia. Non solo sosterremo il nostro compagno nel’iter che accompagnerà la denuncia, ma intendiamo continuare il nostro lavoro con rinnovato vigore.
Chiediamo che le autorità competenti prendano con estrema serietà ciò che è successo e procedano nelle indagini senza banalizzare il fatto. L’Unione Inquilini ha sempre agito per il bene di tutta la Città in difesa dei diritti universali, aspettiamo pronta risposta da una comunità che sappiamo essere solidale. Confidiamo pertanto nella vicinanza di tutta la cittadinanza Messinese, del mondo sindacale e dell’associazionismo, e di tutti i sinceri democratici.
Sicuramente organizzeremo una manifestazione chiedendo alla cittadinanza e alle istituzioni di partecipare e pretendiamo un incontro con il Prefetto a tutela di tutti gli attivisti di questa città”.
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