Stefano Blasco rimane al comando della Polizia Municipale di Messina. E’ la scelta obbligata per l’amministrazione. Non certo, però, la scelta che riteneva politicamente migliore. Ma Basile ha dovuto inghiottire il rospo e compiere l’unico atto possibile e serio per la città affinché non rimanesse senza comando della Polizia Municipale. Scelta che altrimenti, diversamente, non sarebbe stato possibile giustificare in quanto impopolare, soprattutto nel mentre di quella che non può essere chiamata in altro modo che crisi in seno all’amministrazione De Luca/Basile. Una crisi conclamata e che ha risicato la maggioranza in consiglio comunale, una crisi politica a tutto tondo che adesso attende certezze dalla tornata elettorale di Taormina, almeno per il politico di riferimento del sindaco di Messina.
La decisione dopo mesi di silenzio, di trascurata ed assente comunicazione all’indirizzo dello stesso comandante e della città, finalmente giunge e riconferma Blasco per altri sei mesi, giusto il tempo di imbastire un concorso che si attende fin dalle dimissioni di Calogero Ferlisi e che ad oggi sembrava una chimera.
UN NULLA OSTA DA ENNA GIA’ SCONTATO DA TEMPO
Ma perché Basile ha atteso tanto per prendere l’unica decisione possibile? Oggi si giustifica il temporeggiamento, come sempre, addossandone la motivazione ad altri. In particolare ad un nulla osta per la riconferma di Blasco che “è finalmente arrivato” da Enna, come scrive qualcuno.
Ma il Sindaco di Enna, Comune dal quale Stefano Blasco giunge a Messina in comando, ha sempre dato la propria disponibilità. Evidentemente qualcuno da Messina non pensava fosse necessario chiedergliela, in vista di scelte diverse e più improponibili che non andavano di certo in direzione di quella che oggi, invece, è la decisione presa. Ribadiamo, l’unica possibile per la città.
