La piscina comunale di Messina intitolata a “Graziella Campagna”, continua a rimanere aperta nonostante non sia attrezzata ad accogliere compiutamente ed a norma di legge i portatori di disabilità che continuano a non poterne fruire in modo adeguato e con gli stessi costi di tutti gli altri utenti. Insomma al silenzio si è finora sommato il silenzio e l’indifferenza, rotta solo dalla voce (un urlo solitario) delle associazioni di genitori di bambini con disabilità, di Cittadinanzattiva e di qualche consigliere illuminato come Giandomenico La Fauci.
Adesso però l’ASP di Messina, sollecitata da Cittadinanzattiva con mail di denuncia a firma, manco a dirlo, di Angela Rizzo, dopo aver effettuato due sopralluoghi in data 13 marzo e 14 aprile con il suo personale tecnico di prevenzione, ha inviato una relazione dettagliata all’Amministrazione comunale, segnalando ed invitando, soprattutto, a risolvere le criticità strutturali e documentali riscontrate “con particolare riguardo all’applicazione della normativa relativa all’abbattimento delle barriere architettoniche”.
E adesso? Si spera che dopo che l’ASP ha ricordato al Comune di Messina, al suo Sindaco Basile ed all’amministrazione tutta che non provvedere a quanto relazionato costituisce violazione palese della normativa, le parti che devono occuparsene (Comune, Sindaco e Giunta) provvedano al più presto a mettere a norma quella che è una piscina che deve essere fruibile a tutti e non può essere terreno di discriminazione. A maggior ragione per il fatto che è intitolata a Graziella Campagna.
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