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Autismo a Messina – Non conoscere è il fardello più grave del Consiglio Comunale

- 29/04/2023

La Quarta Commissione Comunale di Messina, quella per i Servizi Sociali, l’ultima tenutasi il 28 aprile scorso, che ha avuto per oggetto i soggetti fragili e quelli sofferenti da sindrome dello spettro autistico, ha denotato una (tra le altre) realtà disarmante: l’ignoranza, nel senso di mancanza di conoscenza, che grava sul consiglio comunale e su molti consiglieri.

Ha detto bene il consigliere Pippo Trischitta, ma è l’unica cosa corretta che ha detto, “Io ero qui per imparare”, ma la sfilza di numeri riguardo ai contributi che secondo lui andrebbero alle famiglie con soggetti autistici non corrispondono esattamente a realtà. Allora la domanda è se c’è davvero la voglia di imparare ascoltando da chi sa davvero qual è la realtà…

Insomma come si può intervenire in modo risolutivo su un tema così difficile come quello dell’autismo in una città che non riesce a varare un centro diurno su due previsti per legge, se non c’è la dovuta consapevolezza da parte dei consiglieri di ciò di cui si parla? Centri che NON SONO CONCESSIONI o programmi elettorali da realizzare, ma DIRITTI PREVISTI PER LEGGE, e che come tali, non realizzandoli, si configura un’inosservanza a quanto stabilito da specifiche norme.

Così, in questo humus infertile, il tentativo di Angela Rizzo, responsabile dei servizi sociali in Sicilia per Cittadinanzattiva, e di Marco Bonanno, presidente dell’Associazione “Bambini Speciali”, quello cioè di ottenere chiarezza e di ottenere risposte circa le iniziative in merito all’autismo a Messina e, ovviamente, dell’uso dei fondi ricevuti dal Comune e di come sono stati impiegati, è naufragata nel momento in cui l’ignoranza di qualche consigliere (o faziosità mal celata) ha tentato di buttarla in politica. Ma i numeri sono numeri e probabilmente, alla luce delle risposte politiche (queste si), fornite dall’assessore al ramo Calafiore e della presidente della Messina Social City, si finirà come ha detto Angela Rizzo, in Guardia di Finanza.

Il punto è che mentre si avvelenano i pozzi della solidarietà in questa città che è ormai stata divisa in fazioni grazie al “linguaggio” politicaggressivo di chi continua a cavalcare campagne elettorali in tutta la Sicilia, si è perduta quella capacità di indagine sui numeri che aveva quel Consiglio Comunale che durante l’amministrazione Accorinti la mise “in croce” proprio facendo “le pulci” sui bilanci. Si è dimenticato il ruolo del consigliere comunale che non è quello di sottoscrivere o di apporre il veto in funzione solo degli indirizzi politici o deglimordini di scuderia. Serve insomma, e non solo per l’autismo, un consiglio comunale che si ricordi del proprio ruolo ispettivo e che abbia propria capacità di pensiero. Altrimenti anche mille Angela Rizzo o mille Marco Bonanno rimarranno senza risposte e la città senza ciò che serve e che è previsto che ci sia.

Per chi volesse riguardare lo streaming completo della seduta può farlo al seguente indirizzo…

https://messina.consiglicloud.it/meetings/Z3dIRGtTNEJ5akE9

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