La Direzione Distrettuale Antimafia catanese, ha dato esecuzione a decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti di 25 persone, gravemente indiziate di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Quasi tutti guineani ed ivoriani i componenti del sodalizio di matrice straniera specializzato nell’offrire ai connazionali pacchetti completi di viaggio e sono stati rintracciati in diverse località del territorio nazionale.
«Le indagini della Polizia di Stato, coordinate dalla Dda di Catania, hanno consentito di colpire un’organizzazione composta da stranieri di origine africana dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina – ha spiegato ancora Messina – , essendo in grado di contattare il migrante direttamente in territorio africano (Costa d’Avorio, Mali, Marocco, Libia) e di condurlo, dietro pagamento di somme di denaro superiori ai mille euro, nel paese europeo prescelto. Reati gravi, commessi in diversi paesi e caratterizzati dalla transnazionalità. Colpire i partecipanti a queste consorterie continua a essere una priorità per la Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato».
L’indagine, condotta dalla squadra mobile di Catania, ha preso avvio dalle dichiarazioni di una minorenne che, prelevata da una comunità, è stata messa su un autobus diretto al Nord, dove ad attenderla c’erano alcuni dei suoi aguzzini.
“I trafficanti contattavano i migranti direttamente in Africa (Costa d’Avorio, Mali, Marocco, Libia) e lo conducevano, dietro pagamento di oltre mille euro, nel Paese europeo prescelto. Reati gravi, commessi in diversi paesi e caratterizzati dalla transnazionalità”, ha detto il direttore centrale anticrimine della polizia, Francesco Messina. Ulteriori dettagli verranno illustrati alle 10.30 al reparto decimo mobile a Catania, alla presenza del direttore centrale anticrimine della polizia, Francesco Messina, e del questore di Catania Vito Calvino.
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