
“Questi sono matti, pensano all’autostrada e mancano le strade“. Era quello che si diceva quando si annunciò la costruzione dell’autostrada del Sole, un’opera faraonica per l’epoca, molto più d’impatto di quella di cui ancora oggi si parla sulla carta e in base a progetti in corso di aggiornamento: il Ponte sullo Stretto.
L’autostrada del Sole come il Ponte quindi. Viziato da quella “abitudine” storica di chi non vuol vedere oltre il proprio naso. Una “tradizione” di scetticismo ricordata dal Presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto parlando con i giornalisti a margine del convegno “Il Ponte sullo Stretto, una sfida necessaria“, tenutosi ieri al teatro Massimo di Palermo.
“Del Ponte non si è mai parlato tanto e soprattutto non si è mai fatto tanto realmente per realizzarlo. Credo che questa sarà una grande infrastruttura capace di attrarre altre infrastrutture. Ai teorici del benaltrismo andrebbe ricordato che quando si doveva fare l’autostrada del Sole, molti dicevano ‘questi sono matti, pensano all’autostrada e mancano le strade. Il ponte quindi servirà anche a migliorare il livello di infrastrutture della Calabria e della Sicilia, anche perché non può rimanere una cattedrale nel deserto“, ha concluso Occhiuto.