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SINDACATI: “ATM DENUNCIA I LAVORATORI MA NON GARANTISCE LA SICUREZZA. AL CINISMO DELL’AZIENDA I LAVORATORI RISPONDONO CON LA SOLIDARIETA’ “

- 14/03/2023
atm b487


La direzione ATM non perde occasione per puntare il dito contro i lavoratori che durante il servizio su strada procurano anche un minimo danno ai bus ma sottace i bassi livelli di sicurezza che persistono in azienda. Il piazzale di rimessa da mesi è un cantiere aperto, gli autisti e gli operatori di rimessa sono costretti a fare manovre impensabili nel piazzale dissestato, pieno di buche e ostacoli non segnalati, anche di sera in assenza di illuminazione (vedi foto). Seppure in tali condizioni l’azienda non esita a multare i lavoratori con il sistema della giustizia sommaria che vige in ATM. Il presidente Campagna la racconti tutta ai cittadini, invece di esultare per aver denunciato un lavoratore, spieghi ai messinesi come sono stati spesi 6 milioni di denaro pubblico per la ristrutturazione dei tram che tornano in linea inefficienti con le anomalie di sempre e mettono in crisi il servizio pubblico. Anche questo è danno erariale!!! Invece di diramare comunicati stampa contro i lavoratori il presidente spieghi cosa succede ai bus che prendono fuoco in strada e mettono a repentaglio la vita dell’utenza e degli autisti. Resta inqualificabile l’atteggiamento del Consiglio di Amministrazione di ATM che esulta per aver sottratto 4200 euro dalle tasche di un lavoratore, padre di famiglia, che guadagna 1300 euro al mese. L’indignazione ci sta tutta se si pensa che i toni trionfalistici provengono da un CdA cui recentemente sono state aumentate le ricche prebende a spese dei messinesi. Al cinismo dell’azienda i lavoratori risponderanno con la solidarietà, in attesa dell’eventuale ricorso alla sentenza i dipendenti di ATM annunciano una colletta a sostegno del collega“.

CGIL, UIL , FAISA, UGL e ORSA, ribadiscono la necessità della commissione di inchiesta annunciata dai consiglieri comunali, il dispotismo di questa dirigenza aziendale non è più tollerabile, i lavoratori vivono la giornata lavorativa sotto continua pressione, necessita l’intervento istituzionale per evitare il peggio.