La Piscina Comunale “Graziella Campagna” di Messina non ha ancora i bagni per disabili promessi e previsti per legge. Anzi i lavori non sono neanche iniziati. Per meglio dire: i lavori non sono neanche stati appaltati. E non si comprende perché.
Non si capisce il motivo per cui Francesco Giorgio, l’esperto del Comune di Messina e una carriera come dirigente sportivo, abbia pubblicamente, in una trasmissione televisiva locale, promesso che i lavori sarebbero stati appaltati, anche se in seconda istanza dopo una scadenza “bucata”, entro il 20 di febbraio. Stupisce anche abbia detto, in un’intervista ad un giornale locale in data 30 gennaio scorso, che la piscina “è frequentata da disabili”. Insomma perché dichiarare quel che in primis non può mantenersi e in secondo luogo quel che non corrisponde al vero?
I lavori, infatti, ad oggi 20 febbraio, non sono stati ancora appaltati ed alla piscina il personale non ne sa nulla. E, peggio ancora, lo stesso personale dichiara che “non abbiamo persone con disabilità che frequentano la piscina“. E allora?
Allora ricordiamo all’esperto Giorgio ma anche e soprattutto all’assessore Massimo Finocchiaro che la legge garantisce il diritto di praticare sport a tutte le persone, comprese le persone con disabilità transitoria o permanente: il decreto ministeriale 236 del 1989, infatti, impone l’obbligo di rendere accessibili anche ambienti destinati ad attività sportive, come per esempio le piscine.
Cosa serve realizzare:
- percorsi e spazi adatti al passaggio di una carrozzina
- bagni e spogliatoi che consentano alle persone disabili di muoversi con facilità
- ingresso alle vasche facilitato da rampe, scalette o sollevatori meccanici
- percorsi tattici per le persone ipovedenti o cieche
- se sono presenti rampe di scale o dislivelli elevati si può prevedere la presenza di un ascensore o un montascale con pedana, adatto anche al trasporto di carrozzelle.
L’importanza della fruibilità della piscina per le persone con disabilità:
Le attività in acqua, soprattutto gli esercizi riabilitativi con terapisti esperti, possono essere molto importanti per le persone disabili o con ridotte capacità motorie: l’acqua, infatti, permette una maggiore possibilità di movimento, caricando meno peso sulle parti lese, il corpo infatti risulta più leggero. La riabilitazione in acqua consente di ridurre il dolore, di migliorare la postura e di effettuare esercizi e movimenti più efficaci per il benessere della persona.
L’abbiamo definita, la vicenda, una “barzelletta” che non fa ridere. Anzi fa arrabbiare. E ad arrabbiarsi sono proprio i più fragili.
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