“Mettiamo in servizio un’altra vettura riqualificata che da oggi circolerà sulla linea” aveva detto il presidente di ATM Campagna, alla presentazione della “nuova vettura revampizzata” presentata il 28 gennaio scorso alla cittadinanza. Peccato che come le precedenti vetture revampizzate, anche la vettura 11T floppa proprio lo stesso giorno, dopo l’inaugurazione in pompa magna.
A denunciare le anomalie sono direttamente i lavoratori, il giorno 28 gennaio con una nota che elenca i guasti, proprio dopo la presentazione della fiammante livrea che rappresenta il Duomo di Messina.
UNA “RISTRUTTURAZIONE” COSTATA 6 MILIONI DI EURO
Messa in linea per pochissimo tempo la 11T è dovuta rientrare in officina per le consuete anomalie che puntualmente si presentano in tutte le vetture dopo la ristrutturazione che, ricordiamo, costa circa 6 milioni di euro di soldi pubblici.
LE ANOMALIE DELLA “NUOVA” VETTURA
Oltre al solito blocco dei carrelli freni la vettura 11T ha presentato anomalie nelle porte che si aprono solo in emergenza e nella regolazione degli specchietti retrovisori praticamente inutilizzabile.
Ancora una volta la ditta che dovrebbe sistemare le vetture e renderle funzionali al servizio, restituisce ad ATM una vettura zoppa che per rientrare in linea ha avuto bisogno dell’intervento dell’officina aziendale.
Oggi la vettura è in servizio ma a preoccupare i lavoratori è l’anomalia ai carrelli frenanti che periodicamente si presenta in tutte le vetture revampizzate e spesso viene superficialmente attribuita a “imperizia” dei conducenti che in tal senso hanno subito anche provvedimenti disciplinari.
SOLO PER LA REVISIONE ATM PAGA 3 MILIONI DI EURO
Si rammenta che nel disciplinare tecnico dell’appalto per la ristrutturazione delle vetture tranviarie, per quanto riguarda i carrelli frenanti, è prevista la “sostituzione di tutti i componenti e sottocomponenti indicati nelle schede di manutenzione per rendere funzionali tutte le parti oggetto di revisione” e solo per la revisione di motori di trazione e dei carrelli la ditta incaricata riceve circa 3 milioni di euro da ATM ma le vetture spesso tornano nelle stesse condizioni di partenza e nessuno dice nulla, eventuali disservizi sono sempre attribuiti alla negligenza e all’imperizia dei conducenti…