Per Dino Giarrusso è lo stesso PD di cui lui stesso diceva peste e corna. Anzi no, non è più tale, visto che politicamente quasi tutto è concesso. Ma l’annuncio di Dino alla convention programmatica della mozione di Stefano Bonaccini, “Energia Popolare”, non raccoglie consensi, anzi. Sono in molti a storcere il muso. E il termometro politico dell’annuncio pronunciato dall’ex Movimento 5 Stelle, ma già ex Sicilia Vera di Cateno De Luca, è proprio il suono degli applausi sparuti e poco convinti, tutti di circostanza, che hanno risuonato nella sala della convention. Freddezza e dissenso. Tanto da far temere, come qualcuno ha scritto sui social, che “Giarrusso lo ha mandato la Schlein”, antagonista di Bonaccini alla guida del “nuovo” partito.
“Ma forse era meglio la vecchia PD” scrive qualcun altro alla notizia dell’ingresso di Giarrusso. Ma la voce più autorevole del dissenso è quella dell’x ministro Peppe Provenzano che ricorda a tutti: “Meno male che si doveva andare in cerca di elettori perduti. Lo dico senza polemica. Magari Bonaccini è consigliato male, ma faccio notare che Dino Giarrusso, al di là di tutto, alle ultime elezioni in Sicilia era candidato non solo contro il Pd, ma con Cateno De Luca!”.